Con la nuova finanziaria saranno inaspriti i requisiti per andare anticipatamente in pensione e si allungherà la durata della finestra mobile
La nuova finanziaria ha portato decisamente brutte notizie per coloro che vorrebbero andare in pensione anticipatamente. A partire dal 2026 infatti i requisiti per andare in pensione anticipatamente verranno inaspriti e inevitabilmente si allungheranno anche i tempi di attesa e crescerà anche la durata della cosiddetta finestra mobile. L’attuale regime prevede che si possa andare in pensione anticipatamente avendo versato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e un anno in meno per le donne.
Cosa cambierà
Il nuovo regime prevederà una crescita della durata della finestra mobile che sarà di 4 mesi per chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre del 2033 e 5 mesi per chi li ha maturati entro il 31 dicembre 2034. La finestra mobile si allungherà a sei mesi se i requisiti sono maturati a partire dal primo gennaio del 2035. Verranno aumentati anche i requisiti contributivi legati all’aspettativa di vita a partire dal 2027. Non saranno più necessari 42 anni e 10 mesi di contributi ma ne servirà un mese in più. Dal 2028 invece i requisiti cresceranno ulteriormente di due mesi. Pertanto il periodo di attesa si allungherà ancora di più e il lavoratore sarà costretto a dover rimanere qualche mese in più al lavoro per non rimanere senza soldi.
Cos’è la finestra mobile
La finestra mobile non è altro che quel periodo che intercorre tra la data in cui il lavoratore matura effettivamente i requisiti per la pensione e il momento in cui si percepisce la prima mensilità. Questa fase di vacatio è stata introdotta per consentire all’ente previdenziale di dilazionare la spesa previdenziale non intaccando i requisiti per accedere alla pensione. L’attuale sistema prevede per la pensione anticipata ordinaria una finestra mobile di 3 mesi che viene applicata sia ai lavoratori dipendenti del settore privato che a quelli del settore pubblico. Lo stesso regime viene applicato anche per i lavoratori autonomi.
Cosa fare durante la finestra mobile
Va ricordato che la decorrenza dell’assegno non parte dal giorno esatto di scadenza della finestra ma dal primo giorno del mese successivo dopo il compimento dei tre mesi. In questa fase che intercorre tra la maturazione dei requisiti e l’assegno pensionistico il lavoratore può continuare comunque a lavorare accumulando nuovi contributi. Se decide invece di smettere di lavorare, non percepirà alcun emolumento fino al momento in cui verrà erogato il primo assegno pensionistico.
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