
Pensioni e calendario di pagamento, in arrivo la novità del ricalcolo dei conti per i pensionati pubblici: ecco come funziona
Manca poco alla pubblicazione del calendario di pagamento delle pensioni e dei sussidi di settembre, nel frattempo si fa strada una questione rilevante: il possibile ricalcolo dei conti per migliaia di ex dipendenti pubblici. L’operazione, come spiegato da Corriere.it, riguarda una sanatoria avviata nel 2024 che ha permesso alle pubbliche amministrazioni di regolarizzare i contributi mancanti fino al 2004; ora, dopo aver certificato queste posizioni, è tempo di aggiornare gli importi degli assegni e del trattamento di fine rapporto (con possibili aumenti per molti beneficiari). Secondo il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon si tratta di un adeguamento che nella maggior parte dei casi porterà vantaggi con rarissime revisioni al ribasso: ecco come funziona.
Come funziona il ricalcolo
Il ricalcolo parte dal riallineamento tra i contributi effettivamente versati e quanto è stato corrisposto in pensione o liquidazione. La misura si inserisce in un percorso avviato per ridurre il contenzioso tra ex dipendenti pubblici e Stato, prorogando fino al 2025 i termini di prescrizione per recuperare i contributi dovuti. In concreto ogni amministrazione riceve istruzioni dall‘INPS per verificare i dati, correggere eventuali errori e riconoscere le somme non versate in passato. I limiti temporali stabiliti dall’istituto previdenziale circoscrivono il periodo revisionabile, in modo da evitare interventi troppo invasivi o complicati da gestire.
Cosa comporta per i pensionati
Per i diretti interessati il ricalcolo si tradurrà nella maggior parte dei casi in un aumento dell’assegno mensile o in una rivalutazione del trattamento di fine servizio. Durigon sottolinea che per chi è in pensione da oltre tre anni non ci saranno riduzioni e che le situazioni in cui l’aggiornamento porterà a un importo più basso saranno eccezionali. È probabile, invece, che nel 2026 servirà una copertura di bilancio per compensare le maggiori somme che le pubbliche amministrazioni dovranno versare. Il meccanismo garantisce così sia il recupero dei diritti previdenziali sia una maggiore chiarezza nei rapporti contributivi.
Modalità di pagamento mensile
Le pensioni vengono erogate ogni mese secondo un calendario stabilito dall’Inps con date che possono variare in base al canale di pagamento scelto. Chi riceve l’accredito su conto corrente bancario o postale vede solitamente l’importo disponibile dal primo giorno lavorativo del mese, mentre per chi ritira in contanti presso gli uffici postali si seguono scaglioni alfabetici per evitare code. Anche i trattamenti integrativi o le eventuali somme aggiuntive derivanti da ricalcoli vengono accreditati con le stesse modalità.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.