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Perché ci svegliamo poco prima che suoni la sveglia: ecco quando rappresenta un segnale positivo o negativo

Svegliarsi prima della sveglia: cosa dice la scienza sul sonno, sull’orologio biologico e sulla qualità del riposo

Perché ci svegliamo poco prima che suoni la sveglia: ecco quando rappresenta un segnale positivo o negativo
Sveglia Foto PIXABAY

Quando la sveglia suona troppo presto e il risveglio diventa uno dei momenti più odiati della giornata

La sveglia del mattino è per molti uno dei rumori più fastidiosi in assoluto, soprattutto quando interrompe il sonno troppo presto e ci strappa dal letto senza alcuna pietà. Capita però spesso di aprire gli occhi qualche minuto prima che suoni, quasi anticipandola. Un’esperienza comune, che può sembrare innocua o persino comoda… eppure, se questa abitudine si ripete ogni giorno in modo costante, non è necessariamente un buon segnale e non va sempre interpretata come qualcosa di positivo. Ecco perché, come riportato da FanPage.it.

Orologio biologico

Il nostro corpo è regolato da un sofisticato orologio biologico interno, che coordina il ritmo sonno-veglia seguendo il ciclo naturale delle 24 ore. Questo sistema risiede in una piccola area del cervello chiamata nucleo soprachiasmatico, situata nell’ipotalamo, ed è estremamente sensibile agli stimoli esterni, in particolare alla luce. Quando l’orologio interno funziona in modo forzato o sotto stress, può iniziare ad “anticipare” il risveglio. In questi casi, svegliarsi prima della sveglia non dipende da un sonno ristoratore, ma da un’iperattivazione dei meccanismi che ci tengono in allerta, spesso legati a tensione mentale, ansia o ritmi quotidiani poco equilibrati.

Sonno disturbato

Un risveglio anticipato accompagnato da stanchezza, difficoltà di concentrazione o sonnolenza durante il giorno è spesso il segnale di un sonno di scarsa qualità. Il corpo, anziché completare correttamente le fasi del riposo, viene “spinto” fuori dal sonno da un’attivazione precoce di ormoni come il cortisolo. Questo accade più facilmente in chi vive giornate molto stressanti, ha orari irregolari, mangia tardi o riposa male. Anche alcuni disturbi del sonno possono favorire questi risvegli anticipati, trasformando un’apparente abitudine innocua in un campanello d’allarme da non sottovalutare.

Quando è un buon segnale

Esiste però anche l’altro lato della medaglia. Se ci si sveglia spontaneamente poco prima della sveglia e ci si sente riposati, lucidi ed energici, allora il significato cambia; in questo caso il risveglio anticipato indica che l’orologio biologico è ben sincronizzato con le abitudini quotidiane. Andare a dormire e svegliarsi più o meno sempre alla stessa ora, mangiare e fare attività fisica con regolarità aiuta il corpo a “prevedere” il momento del risveglio. Il risultato è un risveglio naturale, senza scosse improvvise, che segnala un sonno profondo e di buona qualità.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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