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Perché gennaio sembra un mese infinito? La spiegazione dei ricercatori

Il mese di gennaio sembra non finire mai per tutti: ecco perchè e cosa succede nel nostro cervello che fa aumentare questa sensazione

Perché gennaio sembra un mese infinito? La spiegazione dei ricercatori
Foto Wikipedia

Gennaio, il mese infinito dopo le feste: ecco perché sembra così interminabile

Gennaio è spesso vissuto come un mese interminabile e pesante, una sensazione comune che si diffonde ogni anno, soprattutto sui social, con meme e battute virali. Il ritorno alla routine quotidiana dopo le feste natalizie, il rientro al lavoro o a scuola e l’assenza di momenti di svago rendono questo periodo particolarmente ansiogeno. Molte persone percepiscono il primo mese dell’anno come un momento in cui il tempo sembra rallentare, prolungando la fatica e il desiderio che finisca. Gennaio è così ansiogeno (e sembra infinito) per le persone a causa di un motivo ben preciso, come riportato da FanPage.it: ecco cosa hanno scoperto i ricercatori.

Percezione del tempo e ruolo della dopamina

La sensazione che gennaio sia interminabile si basa principalmente sulla percezione soggettiva del tempo, che è influenzata da fattori psicologici e biologici. Secondo uno studio condotto dal ricercatore Zhenguang Cai, infatti, il ritorno al lavoro dopo il relax natalizio provoca noia e monotonia, due stati d’animo che fanno sembrare il tempo più lento. Questo fenomeno è legato anche alla dopamina, un neurotrasmettitore che regola il piacere e la motivazione. Quando ci divertiamo il nostro cervello rilascia più dopamina, accelerando la percezione del tempo… a gennaio invece, con meno stimoli e momenti piacevoli, il rilascio di dopamina diminuisce e rallenta la percezione delle giornate.

L’assenza di svago e il fattore stagionale

Un altro motivo cruciale è l’assenza di festività o eventi speciali che quindi rende gennaio un mese dominato esclusivamente dal lavoro e dagli impegni quotidiani. In confronto a dicembre, ricco di celebrazioni e luci, gennaio appare grigio e monotono. Inoltre le giornate corte e fredde amplificano questa sensazione: nonostante inizino ad allungarsi il cambiamento è poco percepibile, contribuendo alla percezione di giornate “troppo brevi”. La combinazione tra routine ripetitiva, mancanza di stimoli e condizioni ambientali spiega perché questo mese sembri non finire mai. Tuttavia la fine di gennaio porta con sé una nota di sollievo: finalmente il calendario si muove (oltre che le giornate iniziano ad allungarsi) e ci avviciniamo a un periodo più stimolante e meno opprimente!

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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