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Precipitata per 30 metri dalla zip-line, non è morta per un malore: l’esito dell’autopsia

La 41enne Ghizlane Moutahir spirata dopo essere precipitata dalla zip-line a Bema in Valtellina, non ha perso la vita per un malore, ecco cosa sembra sia successo dopo l'esito dell'autopsia.

Precipitata per 30 metri dalla zip-line, non è morta per un malore: l’esito dell’autopsia
Una donna di 41 anni è morta a Bema, sulle alpi Orobie in Valtellina, dopo che è precipitata nell'area dell'impianto sportivo dell'aerofune della Fly Emotion, 05 maggio 2024. Ancora da chiarire, al momento, la dinamica di quanto è avvenuto all'impianto sportivo che porta i turisti in cerca di ebbrezze mozzafiato, attraverso un impianto a fune in sicurezza, dall'abitato di Bema all'altro versante della montagna, sospesi nel vuoto. ANSA / Carlo Orlandi

Precipitata per 30 metri dalla zip-line, 41enne muore

La 41enne originaria del Marocco, Ghizlane Moutahir è precipitata dalla zip-line dell’impianto sportivo Fly Emotion a Bema, in provincia di Sondrio. Il tragico evento si è verificato poco dopo le ore 12:30 di domenica 5 maggio. C’è stato l’intervento sul posto dei tecnici del Soccorso alpino di Morbegno e i vigili del fuoco, insieme agli esperti del Sagf della Guardia di Finanza. Inizialmente, cosa era successo era tutto da verificare. L’unica cosa certa è che la donna non era più imbragata ad un certo punto della discesa, così è precipitata schiantandosi nel bosco e morendo sul colpo. Diverse erano state le ipotesi formulate, la più accreditata: la pista del malore, e magari aveva staccato per errore il sistema di protezione. L”impianto fu subito sequestrato e la Procura dispose subito l’autopsia.

L’esito dell’autopsia

Come riporta Fanpage.it, Ghizlane Moutahir non è morta a causa di un malore, bensì per i traumi subiti nell’impatto con il bosco sottostante. Il procuratore di Sondrio Piero Basilone, dopo aver ascoltato il parere del medico legale ed esecutore dell’esame autoptico, Luca Tajana, ha spiegato che “è possibile formulare cautamente alcune valutazioni, per la nettezza dei primi risultati macroscopici. Al momento gli inquirenti escludono l’ipotesi che la donna di origine marocchine e residente a Sant’Angelo Lodigiano (Lodi), sia morta prima di cadere, come si era pensato in un primo momento. E ancora: “Sono stati rilevati in sede di esame autoptico segni chiari di decesso conseguente a poli-traumatismi da precipitazione e l’assenza di segni che possano ricondurre ad un malore precedente alla precipitazione che abbia condotto ad un infarto”.

Le indagini

Le indagini sulla caduta mortale della 41enne Ghizlane Moutahir sono state affidate ai militari del Soccorso Alpino della Guardia di finanza di Sondrio. Al momento ci sono tre persone iscritte nel registro degli indagati: i tre addetti all’imbragatura: si sospetta che la vittima non avesse indossato adeguatamente i gambali, restando sospesa nel vuoto in posizione verticale durante le fasi finali del volo e sfilandosi così dalle cinghie di sicurezza poco prima dell’arrivo.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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