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Riccardo morto sepolto dalla sabbia, la disperazione del padre: “Ero a 2-3 metri. Ad un certo punto…”

La causa del decesso sarebbe da attribuire ad un crollo delle pareti delle buche, come avviene quando i ladri di tombe etrusche vengono seppelliti e soffocati dalla terra

Riccardo morto sepolto dalla sabbia, la disperazione del padre: “Ero a 2-3 metri. Ad un certo punto…”
Riccardo Boni, altri particolari sulla tragedia

Il padre ha spiegato che la tragedia si è consumata sotto i suoi occhi rispondendo alle illazioni di coloro che lo hanno accusato di non aver controllato i figli

Riccardo Boni, il giovane diciassettenne romano deceduto dopo essere finito all’interno della buca che stava scavando nella sabbia della spiaggia, avrebbe fatto la stessa fine dei “tombaroli”, come hanno avuto modo di spiegare i carabinieri e i vigili urbani di Montalto di Castro, il luogo dove è avvenuta la tragedia. Il giovane Riccardo, in quel tragico pomeriggio, aveva deciso di scavare un’enorme buca per far divertire due piccoli fratellini, ignaro di quello che sarebbe accaduto da lì a poco.

La probabile causa del decesso

Secondo gli inquirenti la causa del decesso sarebbe da attribuire ad un crollo delle pareti delle buche, come avviene quando i ladri di tombe etrusche vengono seppelliti e soffocati dalla terra che loro stessi hanno rimosso. Sui social gli utenti hanno preso di mira il padre reo, a loro avviso, di non avere fatto abbastanza per evitare la tragedia che si è verificata nel pomeriggio di giovedì alle 14:40. Si tratta ovviamente di un giudizio sommario perché, come ha spiegato lo stesso padre al Corriere della Sera, la tragedia è avvenuta sotto i suoi occhi (a non più di 2-3 metri) e di non essersi accorto di nulla.  A suo avviso il figlio si sarebbe accasciato per un malore.

La dinamica e la disperazione del padre: “Ad un certo punto…”

Secondo la sua testimonianza i tre fratelli stavano scavando una buca per gioco. Poi Riccardo, per motivi ancora da accertare – forse dovuti alla fatica o al grande caldo – si sarebbe accasciato e sarebbe finito dentro il fossato senza neanche urlare o richiamare su di sè l’attenzione. Il padre ha spiegato al Corriere della Sera che Riccardo era alto un metro e 75, mentre la buca era 1,50, con la testa che veniva fuori: “E invece non lo so se è stato il caldo, la fatica, a un certo punto dev’essersi accasciato. E non ha avuto neanche il tempo di gridare“. Durante l’opera di scavo, i fratellini più piccoli si sarebbero allontanati per andare a giocare altrove, ecco perché nessuno si è accorto di quanto stava accadendo. Pare che Riccardo sia riuscito a scavare addirittura una fossa profonda quasi due metri, anche se nelle intenzioni iniziali c’era solo il desiderio di realizzare qualcosa di meno profondo.

L’allarme dato dal fratellino di 5 anni

A dare l’allarme sarebbe stato il fratellino di 5 anni. Proprio lui, infatti – come si legge su “Corriere.it” – ha ripetuto più volte alla mamma: “Riccardo è sotto la sabbia”, indicando il punto in cui il giovane aveva fatto la buca. A quel punto il papà di Riccardo, i due bagnini e alcuni villeggianti si sono messi a scavare a mani nude, tirando via più di un quintale di terra: sotto, purtroppo, c’era il 17enne, immobile, ormai privo di vita.

 

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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