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Sara Campanella, trovato un biglietto scritto dalla madre di Stefano Argentino

Sara Campanella uccisa da Stefano Argentino, cosa c'è scritto sul biglietto ritrovato nell'abitazione del ragazzo e presumibilmente scritto dalla madre

Sara Campanella, trovato un biglietto scritto dalla madre di Stefano Argentino
La giovane Sara Campanella - Foto Instagram

L’uccisione di Sara Campanella e il biglietto scritto dalla madre di Stefano Argentino

La 22enne Sara Campanella, lunedì 31 marzo 2025, è stata uccisa da Stefano Argentino, collega di università e suo coetaneo, perché la ragazza non voleva stare con lui. Un messaggio è stato trovato nell’abitazione dell’assassino, e pare che sia stata la madre a scriverlo, forse per depistare le indagini, agevolando la fuga del figlio. E’ quanto riporta Agenzia DIRE.

Il contenuto del biglietto

Nel biglietto ritrovato a casa di Stefano Argentino, c’era scritto: “Ho bisogno di allontanarmi per un po’ per prendermi cura di me“. Se queste parole sono state scritte con l’intento di far scappare il figlio, l’obiettivo non è stato raggiunto. Infatti, gli inquirenti lo hanno rintracciato a Noto seguendo il segnale del suo smartphone con un localizzatore, nel bed & breakfast di famiglia, in provincia di Siracusa, in Sicilia. Il tentativo di far perdere le proprie tracce dopo aver compiuto un femminicidio, con Sara accoltellata per strada, vicino a una fermata dell’autobus era palesemente un’illusione, visto che non esisteva realmente una possibilità di fuga. Probabilmente, il biglietto era destinato all’altro figlio, il fratello maggiore di Stefano. Questa situazione è emersa dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip, che ha disposto il suo arresto dopo l’interrogatorio di convalida. Stefano Argentino è accusato di omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà. L’avvocato Raffaele Leone che lo ha assistito nella giornata di ieri, ha già comunicato che non potrà essere il suo legale nel prosieguo delle indagini, in quanto è un civilista. Il giovane ha confessato l’omicidio, ma molte domande non hanno ancora una risposta.

Il video che incastra Stefano Argentino

Le prove che inchiodano Stefano Argentino accusato dell’omicidio di Sara Campanella sono inconfutabili. Un video registrato dalle telecamere di un distributore di benzina, lo incrimina senza riserve. Nelle immagini, diffuse in esclusiva dal Tg1, si vedono l’assassino e la vittima camminare insieme alle ore 17:15. Lei era appena uscita dal Policlinico di Messina e lo ha incontrato poco dopo, che la seguiva. Pochi secondi dopo, le riprese mostrano Sara un po’ più avanti e Stefano che la segue. In quel momento si notano dei movimenti che sembrano indicare il primo attacco. Argentino pare impugnare un coltello. Le autorità non hanno alcun dubbio: in quel frangente, il 22enne stalker ha estratto il coltello, arma del delitto che non è stato ancora trovato, e ha iniziato a colpire la giovane studentessa prossima alla laurea.

La testimonianza

Alla fermata dell’autobus, era presente una testimone che ha confermato quanto visto: ha sentito le urla di Sara che implorava Stefano di lasciarla stare. La donna ha descritto come la 22enne sia fuggita, disperata e piegata in due per il dolore delle ferite. Ha anche visto Argentino con il coltello in mano, prima di verderlo scappare a bordo di un’auto. Intanto, Sara era ormai a terra, con grandi perdite di sangue. Trasportata d’urgenza in ospedale, è morta poco dopo a causa dell’emorragia.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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