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Mercoledì 3 Settembre
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Se hai più di 5 mila euro in banca, adesso rischi di pagare questi costi in più

E' un balzello previsto dalla legge per i depositi che superano i 5 mila euro per ogni conto corrente o libretto di risparmio detenuto.

Se hai più di 5 mila euro in banca, adesso rischi di pagare questi costi in più
Conto corrente bancario, la tassa da pagare per chi detiene più di 5 mila euro

Si tratta di un balzello che viene applicato a tutti quei depositi che superano i 5 mila euro

Chi detiene sul conto corrente un importo che supera i 5 mila euro, in base all’attuale normativa, va incontro a delle conseguenze di carattere fiscale e amministrativo. Questa soglia infatti viene ritenuta rilevante non solo ai fini delle imposte ma anche dei controlli che vengono eseguiti dalle autorità preposte al fine di reprimere la piaga del riciclaggio di denaro di provenienza illecita. Chi supera questa soglia deve infatti pagare l’imposta di bollo.

A quanto ammonta l’imposta

Questo balzello previsto dalla legge per i depositi che superano i 5 mila euro, ammonta a 34,20 euro all’anno per ogni conto corrente o libretto di risparmio detenuto, sia in banca sia in posta. Se nel conto invece vengono versati importi inferiori, questo onere non viene applicato. La soglia si applica sulla giacenza media del conto. Un dato che si ottiene sommando i saldi giornalieri del conto nell’anno solare fratto il numero dei giorni di riferimento. La soglia dei 5.000 euro va valutata sul singolo rapporto, quindi se si possiedono più conti di importo inferiore, la tassa non viene applicata.

Nuovi controlli automatici e trasparenza bancaria

Le recenti normative volte a reprimere l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro “sporco”, hanno inasprito i controlli telematici, favorendo così una maggiore trasparenza sulle movimentazioni bancarie. Le banche sono oggi obbligate a tracciare tutte le operazioni di rilevante valore segnalando alle autorità centrali eventuali operazioni sospette. In questo caso il fatto di superare i 5.000 euro di giacenza non è rilevante ai fini dei controlli e della tracciabilità, ma solo per quanto concerne il pagamento dell’imposta di bollo.

Cosa prevede la legge

L’attuale normativa vieta il pagamento in contanti di importi che eccedono la soglia dei 5.000 euro per singola operazione. Per importi superiori, i correntisti sono obbligati a dover utilizzare strumenti tracciabili, come bonifici, assegni non trasferibili o carte di pagamento. La normativa in vigore vieta il frazionamento artificioso dei pagamenti come pratica per aggirare il limite imposto. Chi effettua queste operazioni poco trasparenti, rischia di incorrere in costose sanzioni amministrative.
trasferimenti non tracciati.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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