Olio Evo, ecco i criteri per riconoscere un prodotto di qualità distinguendolo da un olio scadente
L’Olio Extravergine d’Oliva è uno dei protagonisti assoluti della Dieta Mediterranea, ma negli ultimi anni il suo prezzo è cresciuto in maniera esponenziale costringendo i consumatori a dover ripiegare su sottoprodotti di dubbia qualità. Non tutti gli olii evo che vengono venduti nei supermercati hanno proprietà organolettiche adamantine. In commercio si possono trovare olii a basso costo che contengono pesticidi e valori di acidità alterati. Ecco perchè quando acquistiamo un olio Evo dobbiamo sempre valutarne bene le caratteristiche, cercando di evitare i prodotti di scarsa qualità che possono nuocere alla nostra salute.
Cosa prevede la legge
Il Regolamento CE 2568/91 prevede che l’Olio extravergine di oliva venga prodotto seguendo alcune procedure specifiche che ne preservano le proprietà organolettiche. In particolar modo, l’olio deve essere prodotto solo attraverso processi meccanici e senza l’utilizzo di solventi chimici; Il livello di acidità non deve superare lo 0,8% mentre gli odori di rancido o fermentato devono risultare totalmente assenti. Non tutti gli olii che si trovano in commercio rispettano queste caratteristiche.
Gli Oli di bassa qualità
Per realizzare un olio di qualità occorre che le olive siano di altissima qualità, sane, e che siano raccolte al momento idoneo della maturazione. Di fatto è da considerare altamente improbabile che gli extravergini “low cost” possano rispettare tutte le caratteristiche richieste per realizzare un olio di qualità. Un olio che presenta difetti sensoriali e organolettici e che hanno un sapore rancido, un’eccessiva acidità o una tendenza alla fermentazione, va considerato di bassa qualità e quindi non va acquistato né consumato.
L’indagine di Altroconsumo
Una recente indagine condotta dalla rivista Altroconsumo ha dimostrato che almeno un olio extravergine low cost su tre non supera le valutazioni di sapore e di proprietà organolettiche richieste. Il difetto è quello di superare i valori di acidità previsti. In alcuni oli sono state rilevate alte percentuali di perossidi. Un dato che sostanzialemente è indice di un’ossidazione avanzata. In ogni caso non tutti gli olii a basso costo devono essere ritenuti di scarsa qualità. Basta saper fare la scelta giusta.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.