Tutti i dettagli sul terremoto di magnitudo 4.0 nell’avellinese
Alle ore 21.49 italiane di ieri, sabato 25 ottobre 2025 – come riportato da “Ingvterremoti.com” – la Rete Sismica Nazionale ha localizzato un evento sismico di magnitudo ML 4.0 con epicentro a circa 1 km sud-ovest del comune di Montefredane (Avellino), ad una profondità di 14 km. L’evento è stato avvertito anche nelle province limitrofe. L’area interessata è nota per la sua vulnerabilità sismica: la zona rientra nella fascia con elevata pericolosità, come indicato dalla “Mappa della Pericolosità Sismica del Territorio Nazionale (MPS04)”. In questo contesto, anche un sisma relativamente “moderato” assume rilievo e richiede attenzione.
Dettagli tecnici dell’evento
L’ipocentro dell’evento è stato stimato attorno ai 14 chilometri di profondità, un valore che, pur non essendo superficiale, è comunque abbastanza basso da far percepire bene le oscillazioni al suolo nelle aree abitate vicine. Il sisma si inserisce in una sequenza di scosse che stanno interessando l’Irpinia: ad esempio, nelle ore precedenti era stata registrata una scossa di magnitudo 3.6 con epicentro a Grottolella, sempre in provincia di Avellino. Sebbene finora non vi siano segnalazioni di danni strutturali gravi, sono in corso verifiche da parte della Protezione Civile regionale e dei vigili del fuoco per accertamenti sugli edifici e sulle infrastrutture vulnerabili.
I precedenti
L’area del sisma di ieri è adiacente alle zone in cui in passato sono avvenuti diversi terremoti, alcuni dei quali di magnitudo pari o superiore a magnitudo 5: tra questi si ricordano quello del 29 novembre del 1732 (magnitudo 6.7) e quello del 14 marzo 1702 (magnitudo 6.6). Il terremoto rilevante più vicino al terremoto di questa sera è quello del 14 marzo 1905, di magnitudo stimata 4.9.
Cosa succede ora e cosa fare
Con l’evento di ieri sera la zona è ora in fase di «attenzione»: le autorità locali raccomandano di restare informati attraverso i canali ufficiali, e di segnalare qualsiasi danno strutturale agli edifici, anche se lieve. Anche se finora non risultano feriti o danni gravi, in situazioni come questa è buona norma verificare tetti, controsoffitti, pareti e condizioni delle infrastrutture critiche (ponti, elettricità, acqua). Si consiglia inoltre ai residenti di avere a portata di mano un kit di pronto intervento, conoscere le vie di fuga, avere un piano famiglia per le emergenze e controllare che le assicurazioni coprano danni sismici. In prospettiva, resta valido il consiglio di favorire l’adeguamento antisismico degli edifici e delle scuole, non solo nelle zone dichiarate “ad alto rischio” ma in tutta la provincia. Infine, restare aggiornati sull’evoluzione dello sciame sismico e attenersi alle indicazioni della Protezione Civile locale può fare la differenza nella gestione della quotidianità dopo un evento come questo.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.