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Torna l’ora solare, il Prof. Luigi Ferini Strambi spiega come minimizzare gli effetti del cambio dell’ora

Come affrontare il cambio dall’ora legale all’ora solare senza stress e mantenendo il corretto ritmo del sonno

Torna l’ora solare, il Prof. Luigi Ferini Strambi spiega come minimizzare gli effetti del cambio dell’ora
Foto PixaBay.com

Il ritorno dell’ora solare e come prepararsi per evitare stress e stanchezza nei giorni successivi

Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre tornerà in vigore l’ora solare. Alle ore 3, infatti, le lancette andranno spostate un’ora indietro, tornando quindi alle ore 2. Questo cambio potrebbe avere effetti temporanei sul benessere psicofisico e provocare stanchezza, irritabilità, difficoltà di concentrazione e alterazioni del sonno. È un fenomeno che coinvolge circa una persona su tre, paragonabile a un piccolo “jet lag” stagionale. Per ridurre al minimo questi disturbi il Professor Luigi Ferini Strambi, Direttore del Centro di Medicina del Sonno dell’Ospedale “San Raffaele Turro” di Milano, ha illustrato ad Hsr.it alcuni metodi per affrontare al meglio il ritorno dell’ora solare.

La regola del “3-2-1”

Uno dei metodi più efficaci per prepararsi al cambio dell’ora è seguire la cosiddetta regola del “3-2-1”, ideata dal professor M. Safwan Badr della Wayne State University (Detroit, Stati Uniti). Quest’approccio aiuta a favorire un sonno regolare e di qualità: smettere di mangiare tre ore prima di coricarsi, in modo da non appesantire la digestione e non interferire con il rilassamento notturno; interrompere ogni attività lavorativa due ore prima di andare a letto per consentire al cervello di “disconnettersi”; abbandonare dispositivi elettronici un’ora prima del riposo poiché la luce blu di telefoni, tablet e computer inibisce la produzione di melatonina, l’ormone che induce il sonno. Applicare questa regola non solo nei giorni del cambio d’ora, ma durante tutto l’anno, permette di mantenere un ritmo sonno-veglia più stabile e migliorare la qualità del riposo.

Le buone abitudini per dormire bene

Oltre alla regola del “3-2-1”, esistono altre buone pratiche che aiutano l’organismo ad adattarsi all’ora solare. Andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora, anche nei weekend, contribuisce a regolarizzare i ritmi circadiani. È utile anche mantenere la stanza ordinata, buia e con temperatura intorno ai 20 gradi, evitando luci artificiali o dispositivi in standby. Prima di dormire si possono adottare rituali rilassanti come leggere, ascoltare musica dolce o praticare respirazione profonda. Al mattino, per favorire il risveglio, è consigliabile esporsi alla luce naturale o artificiale il prima possibile perché la luce blocca la produzione di melatonina e stimola la serotonina, migliorando l’umore e l’energia.

Quando il sonno proprio non arriva

Se l’insonnia dovesse comparire nei giorni successivi al cambio d’ora, è importante non forzare il sonno. Se non ci si addormenta entro mezz’ora è meglio alzarsi e dedicarsi a un’attività rilassante, come leggere un libro poco coinvolgente o praticare stretching leggero. Quando la sonnolenza torna ci si può coricare di nuovo. È consigliabile evitare di tenere il cellulare sul comodino, sia per la luminosità dello schermo che per la tentazione di controllarlo. Seguendo questi accorgimenti, suggeriti dal Professor Ferini Strambi, il corpo si abituerà gradualmente al nuovo ritmo e gli effetti del cambio d’ora si attenueranno in poco tempo.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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