
Muore una bambina di 8 anni, annegata in piscina
Un’altra tragedia ci è verificata in una piscina italiana. Questa volta si è consumata a Rende, località in provincia di Cosenza, in Calabria, dove una bambina di otto anni è deceduta annegando nella piscina del parco acquatico “Santa Chiara”. Il tragico episodio è avvenuto in pochi secondi. Secondo una prima ricostruzione, la piccola stava divertendosi in acqua, quando ha accusato un malore. Nonostante l’intervento dei soccorritori del 118, non c’è stato modo di salvarla. I carabinieri della Compagnia di Rende hanno avviato un’inchiesta per far luce sui dettagli di quanto successo. E’ quanto riporta Fanpage.it.
La notizia
La notizia riguardante la tragedia di Rende, giunge a pochi giorni dalla morte di un altro bambino, di soli 4 anni, che il 20 giugno scorso era precipitato in piscina in una casa privata a Castrezzato, in provincia di Brescia. Dopo due giorni di sofferenza, è deceduto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. A questo tragico evento si è aggiunto un atto estremo: Matteo Formenti, istruttore sportivo di 42 anni e amico della famiglia, presente con il bambino al momento dell’incidente, avrebbe deciso di suicidarsi a casa del dolore insopportabile. Situazioni molto simili si sono verificate nei giorni recenti anche a Lazise, sulla riva veronese del Lago di Garda, e al Country Club di Palermo (in questo caso, fortunatamente, senza gravissimi danni).
CONTINUA A LEGGERE
Tragedie che non rappresentano eccezioni
Queste tragedie, purtroppo non rappresentano eccezioni, ma sembra far parte di una realtà comune. I dati forniti dall’Osservatorio nazionale dell’ISS indicano che più della metà degli annegamenti in piscina in Italia, coinvolge bambini. L’acqua, che dovrebbe essere simbolo di divertimento, può diventare in pochi istanti un pericolo mortale. Spesso è sufficiente un momento di disattenzione. Le indicazioni sono inequivocabili: non lasciare mai i piccoli senza supervisione, anche se sembrano capaci di nuotare, ed evitare di affidarli a minori o a persone distratte. Inoltre, si consiglia che le piscine private siano dotate di sistemi di sicurezza o di allerta e che gli adulti acquisiscano conoscenze fondamentali di pronto soccorso. Tuttavia, nonostante le richieste di attenzione, le statistiche continuano a dipingere un’estate tragica per molte famiglie.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.