
Aggiornamento ECMWF00z: Ondate di freddo accompagnate da correnti nordoccidentali secche in quota per la prima decade del mese

Configurazione sinottica prevista dall’aggiornamento 00z di ECMWF per l’Epifania. Visibile l’irruzione di aria più fredda da nordest puntare le regioni del mediobasso versante Adriatico, dove non sono escluse nevicate sin verso le coste.
Aggiornamento ECMWF00z: Prima decade di Gennaio all’insegna di fredde correnti nordoccidentali. Poche novità rispetto agli aggiornamenti di ieri del modello ECMWF, anche questa mattina viene confermata la discesa di masse d’aria artico continentali verso l’Europa orientale, l’alta pressione sempre ingombrante e presente sull’Europa occidentale e in grado di bloccare nuovamente il flusso di perturbazioni Atlantiche, e ciò favorirebbe solo un’interessamento marginale della nostra Penisola rispetto alle zone est Europee che dovranno fare i conti con delle vere e proprie giornate di ghiaccio nei giorni intorno all’Epifania.
Prioprio nelle date fra il 5 ed il 6 Gennaio che l’aggiornamento 00z di ECMWF conferma la discesa di una possente irruzione artica su gran parte degli stati dell’Europa centrale e orientale, sino ad introdursi alle porte del Mediterraneo, dove entrerà l’isoterma corrispondente alla -10° a 850hpa sulle estreme regioni di nordest e del medio e basso Adriatico, zona questa che potrà di nuovo vedere nevicate sino a quote di pianura fra la seconda metà di Giovedi 5 Gennaio e la giornata dell’Epifania. Se andiamo a vedere la situazione a scala Europea relativa a questa irruzione, possiamo notare come si tratti solo di un veloce sbuffo di aria gelida, in quanto sull’Europa centro orientale sono presenti valori dell’ordine di -15°C/-20°C alla quota di 850hpa (circa 1500metri d’altezza). Una massa d’aria puramente gelida e di stampo continentale, ove i valori più freddi si hanno in prossimità del suolo, e povera quindi di umidità relativa.

Temperature previste alla quota di 1500metri per l’Epifania. Notare come i valori più bassi, dove è presente la -20°C in quota, rimarrebbero confinati sull’Europa centro orientale.
Motivo per cui su gran parte della Penisola Italiana l’arrivo di questa irruzione d’aria fredda si avvertirà solamente con un netto calo delle temperature, che permarranno vicine allo 0°C anche nelle ore diurne, e un’aumento della ventilazione sui versanti Adriatici esposti alle correnti di Grecale, e ai versanti sottovento delle Coste Tirreniche. Soltanto le estreme regioni meridionali potranno vedere neve sino in pianura, grazie all’entrata di correnti più umide ed instabili da nordest. La proiezione a lungo termine vede il persistere delle medesime condizioni, con la nostra penisola continuamente interessata da intrusioni d’aria fredda da nordest, accompagnate da correnti da nordovest in quota. Si tratterebbe di una situazione borderline in cui la nostra penisola si troverebbe nella zona di esatto contrasto fra le intrusioni d’aria artica e una zona persistente di alta pressione sull’Europa occidentale. Il tempo quindi è destinato a rimanere stabile ma con temperature più fredde e maggiormente attorno alle medie del periodo, localmente anche sotto.
Articolo a cura di Maurizio Signani.