
Aggiornamento ECMWF00z: Migliorato l’ingresso nord Atlantico atteso per i primi giorni della prossima settimana

Proiezione di ECMWF00z per la serata di Martedi, il minimo presente poco a nord della Corsica richiamerebbe aria più fredda da est in pianura padana aumentando le possibilità di neve in pianura anche al Nord Italia.
Aggiornamento ECMWF00z: Tornano ad aumentare le chance di neve per il nord Italia nel medio termine. Siamo ormai nel bel mezzo dell’irruzione di aria gelida artico continentale prevista da tempo da parte dei modelli di simulazione atmosferica, con temperature di molto sotto lo zero, neve e molto vento nelle regioni centro meridionali Italiane. Dove da ieri sta nevicando ad intermittenza specie nelle aree dell’entroterra sino a quote di pianura. Il freddo tenderà ad allentare gradualmente la presa con l’inizio della settimana, quando le temperature, specie in quota tenderanno gradualmente ad aumentare, passando dai -10°C a 1500metri a temperature attorno ai -5°C.
Con l’aggiornamento mattutino di ECMWF00z, è tornata a spuntare l’ipotesi neve al nord nella giornata di Martedi 10, quando un’impulso nord Atlantico troverebbe strada spianata nello scendere da nordovest verso sudest puntando il Mediterraneo e inizialmente le regioni settentrionali Italiane. Ne deriverebbe un peggioramento favorevole alla neve in pianura anche al nord, poichè la depressione sbucando dalla porta del Rodano, riuscirebbe a favorire la formazione di un minimo depressionario a nord della Corsica, che richiamerebbe aria via via più fredda preesistente fra Mar Adriatico e l’area Balcanica dai quadranti orientali.
Tutto ciò unito al cuscino d’aria fredda che in questi giorni sta andando velocemente costruendosi in pianura padana, grazie alla massa d’aria gelida che ha fatto il suo ingresso nella giornata di ieri con forti venti favonici, permetterebbe alla neve di scendere sino a quote di pianura con temperature attorno o persino di poco sotto lo zero. Le zone che risulterebbero più colpite sarebbero il Piemonte, La Lombardia e l’Emilia Romagna occidentale, grazie ad una ventilazione sostenuta dai quadranti orientali che ne andrebbe a confinare i fenomeni, non a caso, sempre secondo l’aggiornamento 00z di ECMWF, gli accumuli più elevati (attorno ai 10/15cm) si registrerebbero fra Alessandrino, Cuneese ed Astigiano. Teniamo poi a precisare che si tratta ancora di un’ipotesi, in quanto nella giornata di ieri lo stesso impulso instabile previsto dallo 00z di ECMWF questa mattina, era proiettato a tutt’altra traiettoria.
Articolo a cura di Maurizio Signani.