
Aggiornamento GFS06z: La formazione di un blocco altopressorio sulla Scandinavia favorisce la discesa di aria fredda in Europa

La configurazione sinottica prevista da GFS06z per Lunedi, con l’Italia interessata da un intensa perturbazione Atlantica mentre sull’Europa nordorientale va formandosi un vasto Anticiclone termico.
Aggiornamento GFS06z: Anticiclone Scandinavo e formazione di un canale freddo depressionario verso l’Europa centro meridionale. L’Aggiornamento di metà mattina del modello Americano GFS06z va confermando una seconda parte della prossima settimana all’insegna della dinamicità sul comparto Europeo, con la formazione di un poderoso blocco altopressorio nei pressi della Scandinavia sostenuto nei bassi strati da aria fredda sulla comparto Russo Europeo. Con un irruzione d’aria gelida che già nei prossimi giorni andrà ad interessare la zona.
Dunque mentre l’Europa meridionale compreso il Mediterraneo avrà a che fare con un flusso umido Atlantico che trasporterà da domani a Lunedi ben 3 perturbazioni Atlantiche di seguito, sul comparto Europeo nordorientale andrà gradualmente organizzandosi una vasta area di alta pressione di origine termica, su cui lato orientale inizierà dalla prossima settimana a scendere aria via via più fredda con direttrice, al momento l’Europa centrale. Cosi, mentre il blocco scandinavo andrà ulteriormente rafforzando, secondo GFS06z, nel corso della prossima settimana si verrà a creare un canale di aria fredda che muoverà in moto retrogrado, ossia da est verso ovest sui paesi dell’Europa centrale.

Le temperature a 850hpa previste per la seconda metà della prossima settimana in Europa, con il gelo che interesserebbe tutto il territorio dell’Europa centrale pilotato da un vasto anticiclone Scandinavo.
Il Mediterraneo in questa particolare e rara situazione sinottica, avrà a che fare con infiltrazioni di aria umida e più fredda che dalla Francia troverebbero porta aperta verso il Mediterraneo, andando a generare un ampio minimo di bassa pressione. Il tempo risulterebbe instabile e freddo, specie per le regioni settentrionali, più esposte ai flussi freddi orientali, ove in questa fase aumenterebbero le probabilità di assistere anche a nevicate a bassa quota. Si tratta di una situazione piuttosto complicata, che vede in gioco numerose variabili fra le quali una massa d’aria fredda artico continentale in Europa. La situazione è quindi ancora molto suscettibile ad altri cambiamenti, in quanto un anticiclone termico sostenuto da aria fredda è di difficile lettura da parte dei modelli, per questo motivo vi consigliamo di seguire anche i prossimi aggiornamenti.
A cura di Maurizio Signani.