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Fruttivendoli infuriati stanno svendendo la frutta per il caro bollette: “Paghiamo 200 euro al giorno per le celle frigorifere”

Mantenere costantemente accese le celle frigorifere è diventato quasi un lusso che solo pochi operatori possono permettere

Fruttivendoli infuriati stanno svendendo la frutta per il caro bollette: “Paghiamo 200 euro al giorno per le celle frigorifere”
Fruttivendoli sul piede di guerra per il caro-bollette (foto archivio Pixabay)

Le aziende agricole sul piede di guerra dopo le bollette triplicate degli ultimi mesi

Il caro bollette sta minando seriamente la stabilità delle aziende che operano nel settore ortofrutticolo. Sono sempre più frequenti i casi in tutta Italia di fruttivendoli costretti a dover svendere i propri prodotti a causa degli elevati costi dell’elettricità. Mantenere costantemente accese le celle frigorifere è diventato quasi un lusso che solo pochi operatori possono permettere. L’aumento dei costi dell’energia elettrica, che in meno di un anno sono praticamente triplicati, hanno messo in ginocchio l’intera categoria delle imprese agricole già duramente colpite da una crisi che grava sul settore da diversi anni.

I costi astronomici delle celle frigorifere

Viste le attuali tariffe energetiche utilizzare le celle frigorifere è praticamente impossibile per stoccare la merce a causa delle bollette astronomiche che sono arrivate negli ultimi mesi. Praticamente tenere la cella frigo accesa per tutta la giornata può arrivare ad avere un costo quotidiano di circa €200. Molti operatori del settore hanno lamentato dei costi che sono triplicati nell’ultimo anno e che hanno vanificato il lavoro di mesi e mesi.

La svendita della merce

Il caro energia sommato al rincaro dei prezzi delle altre materie prime, rischia di essere esiziale per tantissime imprese ormai sull’orlo del collasso dal punto di vista economico. Molti fruttivendoli preferiscono svendere la merce rimettendoci almeno 15 o 20 centesimi al kg per poter evitare di dover pagare bollette energetiche esorbitanti. Il settore agricolo deve fare anche i conti con il calo massiccio della domanda rispetto allo stesso periodo del 2021. Secondo gli operatori solo i frutti di ottima pezzatura hanno mantenuto i livelli dello scorso anno mentre tutto il resto sembra aver fatto registrare una flessione evidente.

L’iniziativa del Codacons

Proprio con riferimento al caro bollette, il Codacons ha lanciato una iniziativa di solidarietà sociale che si fonda su alcune norme incluse nel codice civile e sulla Costituzione Italiana. L’iniziativa è a beneficio delle centinaia di migliaia di famiglie italiane in difficoltà economiche e si basa sulla sospensione del pagamento delle bollette. In pratica le famiglie verserebbero solo parzialmente gli importi delle fatture in applicazione di quanto disposto dall’art. 1256 c.c. che prevede che “L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore, la prestazione diventa impossibile. Se l’impossibilità è solo temporanea, il debitore finché essa perdura, non è responsabile del ritardo nell’adempimento”.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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