I ghiacci Artici hanno raggiunto il picco di estensione massima dell’anno ed è record negativo da quando si effettuano le misurazioni da satellite.

Ghiacci Artici: picco di estensione massima annuale raggiunto ed è record negativo – nsidc.org
Ghiacci Artici: picco di estensione massima annuale raggiunto ed è record negativo, 29 Marzo 2016 – L’estensione dei ghiacci artici ha raggiunto pochi giorni fa, e più precisamente il 24 Marzo 2016, il picco di estensione massima della stagione invernale 2015-2016. Se da un lato il picco è stato raggiunto circa 12 giorni dopo la media, dall’altro il suo valore di 14,52 milioni di chilometri quadrati è un record negativo trattandosi del picco di estensione più basso da quando vengono effettuate le misurazioni da satellite, cioè da 1979. E’ stato battuto di ben 13 mila chilometri quadrati il precedente record negativo che risale appena allo scorso anno […]
L’estensione massima dei ghiacci artici è risultata di 1,12 milioni di chilometri quadrati al di sotto della media (1981-2010) e il direttore del Nsidc (National Snow and Ice Data Center) Mark Serreze ha affermato di non aver mai visto nella regione Artica un inverno così pazzo e dal caldo implacabile. Grazie ad un clima più freddo durate il mese di Marzo il picco è stato almeno spostato più avanti nel tempo, 24 Marzo 2016, con gli estremi che risalgono al 24 Febbraio 1996 e 2 Aprile 2010. Estensione dei ghiacci marini inferiore alla media su tutta l’Artico con l’eccezione solo del Mare del Labrador, Baia di Baffin e Baia di Hudson […]

Estensione dei ghiacci artici in confronto tra gli ultimi anni – nsidc.org
L’estensione molto al di sotto della media dei ghiacci marini è dovuta in parte alle temperature sopra le medie che hanno afflitto l’artico per tutta la durata della stagione invernale 2015-2016. Le temperature dell’aria alla quota di 925 hPa (1000 metri circa) sono state sopra la media da Dicembre e Febbraio su tutta l’area artica con picchi anche di 6 gradi al di sopra delle medie in corrispondenza del Polo e dal Mar di Kara verso le Svalbard. In questi punti il sopra media è continuato anche nel mese di Marzo con punte di 6 gradi tra Polo Nord e Groenlandia e fino a 12 gradi in corrispondenza delle Svalbard. C’è scarsa correlazione tra il massimo invernale e il minimo estivo ma si può comunque affermare che quando il congelamento avviene con ritardo il ghiaccio a meno tempo per compattarsi prima dell’inizio della fusione portando ad una copertura più sottile e più incline allo scioglimento durante l’estate.
a cura di Francesco Cibelli
Laureato in Fisica dell'Atmosfera e meteorologia all'università di Roma Tor Vergata entro a far parte del team di CentroMeteoItaliano.it nel 2014 come meteorologo. Mi occupo giornalmente di previsioni meteo e bollettini ma anche della gestione dei modelli di calcolo per l'atmosfera e per il mare.