Mese di Febbraio 2016, ancora un nuovo record mensile di estensione minima del ghiaccio marino dell’Artico.

Ghiaccio Artico: Febbraio 2016 continua sulla scia dei record negativi di estensione – nsidc.org
Ghiaccio Artico: Febbraio 2016 continua sulla scia dei record negativi di estensione, 17 Marzo 2016 – Mese di Febbraio 2016 che ha fatto segnare un nuovo record di estensione minima del ghiaccio marino dell’Artico da quando vengono effettuale le rilevazione satellitari. Le prime tre settimane di Febbraio 2016 hanno visto una crescita molto bassa dell’estensione del ghiaccio marino Artico, mentre nell’ultima settimana c’è stata una leggera ripresa. Meglio invece l’estensione del ghiaccio marino Antartico che il 19 Febbraio ha raggiunto la sua estensione minima misurando in media 2,6 milioni di chilometri quadrati e posizionandosi al nono posto tra i record satellitari […]
L’estensione del ghiaccio marino dell’Artico, per il mese di Febbraio 2016, è stata mediamente di 14,22 milioni di chilometri quadrati collocando Febbraio 2016 al primo posto tra i più bassi di sempre da quando si effettuano le rilevazioni satellitari. L’estensione del ghiaccio è risultata di 1,16 milioni di chilometri quadranti al di sotto della media 1981-2010 e circa 200 mila chilometri quadrati al di sotto del minimo assoluto per il mese di Febbraio che risale al 2005. Copertura del ghiaccio insolitamente bassa nel Mare di Barents, Mare di Kara e ad Est della Groenlandia. Al di sotto della media anche il Mare di Bering. Più vicini alla media o localmente superiori invece Baia di Baffin, Mare del Labrador e Mare di e di Okhotsk. Addirittura in gran parte privo di ghiaccio il Golfo di San Lorenzo […]

Estensione del ghiaccio artico a Febbraio 2016 – nsidc.org
Mese di Febbraio 2016 insolitamente caldo con temperature alla quota di 925 hPa (1000 metri circa) fino a 6-8 gradi al di sopra della media sulla maggior parte del Mar Glaciale Artico. Il ghiaccio marino si è formato molto in ritardo quest’anno, in particolare nei mari di Kara e di Barents dove il congelamento è avvenuto con circa due mesi di ritardo. Da dieci a quaranta giorni di ritardo anche nelle zone di Beaufort, Chukchi, Siberia Orientale e Laptev. Intorno alla media invece Baia di Buffin e Baia di Hudson. Quanto il congelamento avviene con ritardo il ghiaccio a meno tempo per compattarsi prima dell’inizio della fusione portando ad una copertura più sottile e più incline allo scioglimento durante l’estate.
a cura di Francesco Cibelli
Laureato in Fisica dell'Atmosfera e meteorologia all'università di Roma Tor Vergata entro a far parte del team di CentroMeteoItaliano.it nel 2014 come meteorologo. Mi occupo giornalmente di previsioni meteo e bollettini ma anche della gestione dei modelli di calcolo per l'atmosfera e per il mare.