
Ci sono 4 strade secondo l’IPCC per contenere il global warming a +1.5°C rispetto all’età pre-industriale.

E’ stato reso pubblico il documento dell’IPCC per poter limitare a +1.5°C l’aumento delle temperature rispetto all’età pre-industriale: sono 4 le strade possibili per combattere il global warming. Fonte: y-oman.com
GLOBAL WARMING: quattro strade per contenere a +1.5°C il riscaldamento globale – 08 ottobre 2018 – Il riscaldamento globale è un argomento sempre di attualità con l’aumento delle temperature che potrebbe portare a scenari catastrofici. Di grande importanza dunque l’accordo sul clima siglato a Parigi nel 2005 dalle maggiori potenze mondiali, salvo poi un passo indietro degli Stati Uniti: l’ambizioso obbiettivo era quello di mantenere il global warming entro +1.5°C rispetto all’età pre-industriale e proprio in questi giorni è stato presentato il report dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico) per poter completare questa missione. Il documento illustra 4 possibili strade per poter limitare la crescita della temperatura sul nostro Pianeta, limitando dunque il global warming: in tutti gli scenari è fondamentale la riduzione dei gas serra di origine antropica mediante il taglio delle emissioni e alla rimozione della CO2. La prima via, quella proposta anche dall’ONU, è quella più “green”: i punti fondamentali sono il risparmio energetico come anche la riforestazione della Terra. Secondo percorso sempre improntato alla maggior sostenibilità di tutti i settori produttivi a cui va aggiunto però un uso, seppur limitato, dello stoccaggio del carbonio. Questa pratica, pur essendo fattibile, è ancora non sostenibile a livello economico. […]
La terza strada per limitare il riscandamento globale manterebbe inalterati i settori energetici e industriali, con un uso più massiccio però dello stoccaggio del carbonio. Infine, la quarta via possibile, che è anche la più futuribile, prevede uno sviluppo basato su fonti fossili ma con le emissioni riassorbite in larga parte ancora dallo stoccaggio del carbonio. […]
a cura di Martina Rampoldi