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METEO – GIGANTESCA INVASIONE di LOCUSTE provoca DANNI INGENTI e minaccia la METROPOLI, VIDEO di quanto accaduto a DUBAI

Dubai, invasione di locuste nelle scorse ore. Intanto la banca mondiale approva un programma da 500 milioni di dollari per "combattere" l'insetto: ecco quali sono i rischi

METEO – GIGANTESCA INVASIONE di LOCUSTE provoca DANNI INGENTI e minaccia la METROPOLI, VIDEO di quanto accaduto a DUBAI
Invasione di locuste, approvato piano di aiuti - Foto Pixabay

Invasione di locuste in diverse aree del mondo: approvato un programma da 500 milioni di dollari

Il Coronavirus ma non solo: a Dubai, infatti, c’è anche un’altra emergenza. Stiamo parlando dell’invasione di locuste, iniziata sulla metropoli circa 1 ora fa: negli ultimi mesi, diverse aree del mondo si sono trovate alle prese con questo insetto capace di creare danni e disagi. In particolare, l’Africa e il medioriente sono tra le zone più colpite, con danni che hanno portato il Gruppo della Banca mondiale ad approvare nelle scorse ore un programma da 500 milioni di dollari per aiutare i Paesi coinvolti a combattere l’invasione di locuste che sembra mettere in pericolo la sicurezza del cibo e quindi della salute di milioni di persone, stando a quanto riporta il sito “goumbook.com“.

Nel 2020 una delle peggiori invasioni di locuste degli ultimi anni

Negli ultimi mesi in queste aree le invasioni di locuste sono state abbastanza frequenti: come si legge sul Corriere dell’Umbria, nel mese gennaio nel Corno d’Africa si è verificata la peggiore invasione di locuste degli ultimi 25 anni: migliaia di ettari di terreno sono stati distrutti dagli sciami di insetti che hanno devastato raccolti e vegetazioni, in regioni dove la malnutrizione è ancora un problema molto serio. A lanciare l’allarme era stato Save The Children, parlando di quasi 4 milioni di bambini a rischia per via dell’invasione di insetti in Kenya, Etopia e Somalia.

Dove andranno i primi aiuti

Una risposta, in qualche modo, è arrivata: come si legge si Goumbook.com, infatti, nelle scorse ore il programma di risposta all’emergenza locuste della Banca mondiale ha approvato uno stanziamento di 500 milioni di dollari per raggiungere vari obiettivi. I primi Paesi coinvolti dal programma saranno Djibouti, Ethiopia, Kenya, e Uganda, con un pacchetto di aiuti pari a 160 milioni di dollari. Lo stesso David Malpass, presidente del gruppo della Banca mondiale, ha parlato dell’invasione di locuste come di una “seconda crisi per quei paesi che stanno anche combattendo la pandemia di Coronavirus”.

Decine di milioni di persone rischiano di non avere cibo

La prima tranche di questi aiuti economici sarà, di fatto, emergenziale: saranno innanzitutto aiutati agricoltori e contadini, ma anche proprietari di case in zone rurali e non solo. Saranno trasferiti fondi anche alle famiglie indifficoltà, ma saranno anche avviati investimenti a medio termine sul recupero dell’agricoltura e di altri sistemi produttivi. Nella sola Africa orientale oltre 22.5 rischiano di non avere del cibo garantito e ci sono oltre 10 milioni di sfollate. In queste aree, senza misure adeguate per contenere ed eliminare l’invasione delle locuste, i danni in poche settimane potrebbero diventare pari a svariati miliardi di euro. Insomma, un intervento di sostegno era di fatto dovuto, ma anche nel migliore degli scenari i danni ammonteranno intorno ai 2,5 miliardi di dollari.

Il filmato che mostra l’invasione di locuste a Dubai

Proprio per questo motivo la Banca mondiale ha deciso di approvare un piano di aiuti per fermare l’invasione delle locuste nelle aree maggiormente colpite. Proprio in queste ore a Dubai, città con oltre 3 milioni di abitanti, si è verificata un’invasione di locuste: l’evento è stato ripreso in un video di pochi secondi, di seguito disponibile, pubblicato su YouTube dall’account Goumbook.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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