L’ evento nevoso di tre anni fa al Nord italia che portò molta neve in pianura durante l’ Immacolata.

copertura nevosa in pianura padana nel primo pomeriggio di domenica 9 dicembre vista dal satellite Modis: si nota il Piemonte a secco mentre tutta la pianura ad est del Ticino risulta imbiancata. FONTE: www.lance-modis.eosdis.nasa.com.
La nevicata del 9 Dicembre 2012 al Nord Italia, ripercorriamo cosa successe – 9 Dicembre 2015 – Mentre il mese di Dicembre 2015 verrà archiviato come uno tra i più anticiclonici e nebbiosi dell’ ultimo millennio, non più di tre anni fa succedeva qualcosa di ben diverso durante lo stesso periodo: infatti nei giorni precedenti la festività dell’ Immacolata il Nord Italia veniva interessato da correnti fredde asciutte per venti di Favonio, poi le prime temperature rigide nottetempo con forti gelate anche in pianura, poi la comparsa della regina dell’inverno ovvero la neve, dapprima timida e solo su alcune zone nella giornata di martedì 4 dicembre e poi più copiosa ad imbiancare il paesaggio nel pomeriggio/sera di venerdì 7 dicembre e, da ultimo, giornate terse e soleggiate ma fredde ed estremamente rigide all’alba con le prime giornate di ghiaccio al piano. Ma cosa successe in quei giorni a livelli sinottico? Le correnti umide e tiepide che accompagnarono a lungo il mite mese di novembre vennero sostituite da correnti più fredde di natura artico marittima in arrivo dal nord Europa, all’inizio sotto forma di favonio e successivamente un fronte da nord-ovest molto rapido che ha attraversato alcune regioni del Nord Italia, complice una colonna d’aria fredda ed estremamente asciutta, ha permesso ai fiocchi di neve di giungere intatti fino in pianura con accumuli interessanti e via via crescenti dall’ alta Lombardia verso la Romagna.

Il centro di Legnano, foto di Alzo80.
Analizziamo più dettagliatamente gli avvenimenti meteorologici di questa bella nevicata di 3 anni fa. Nei giorni precedenti l’ evento si sono susseguite fasi più stabili e deboli irruzioni di aria più fredda; temperature minime notturne piuttosto rigide in pianura; temperature molto rigide anche sulle Alpi dove l’azione del vento da nord era più diretta, Livigno scese fino a -15°C. Giovedì 6 dicembre nuovo impulso favonico da nord, a rappresentare il jolly per predisporre la colonna d’aria all’arrivo della neve il giorno successivo. Così, Venerdì 7 dicembre mattinata grigia con temperature di qualche grado sopra lo zero ma il favonio di giovedì pomeriggio/sera ha lasciato in eredità tassi di umidità estremamente bassi, quindi aria secca e valori di bulbo bagnato abbondantemente negativi. Un richiamo umido in risalita dal Mar Ligure attraverso i valichi appenninici: la neve cadeva dapprima solo in quota, poi vennero segnalate le prime virgae nevose sulle cime delle prealpi. Nel primo pomeriggio la colonna d’aria divenne umida quel tanto sufficiente a far sì che la neve riesca a scendere fino al piano. Poco prima del tramonto, ad est del Ticino, i fiocchi di neve iniziarono ad imbiancare prati e tetti e col sopraggiungere del buio si formano i primi accumuli superiori al centimetro. La precipitazione divenne moderata prima in Lombardia poi nell’ Emilia e nel Veneto, cessando in nottata. A fine evento gran parte della Lombardia, Emilia e Veneto furono coperti dal manto bianco, molto esiguo nelle province di nord-ovest ed in Valtellina e via via più copioso verso est e sud-est con il picco massimo nel cremonese e nel mantovano dove l’accumulo arriva a toccare i 15 cm.
Poi nella giornata dell’ Immacolata e del giorno successivo, ultimi residui di nuvolosità e temperature rigide, in alcune zone di pianura complice l’effetto albedo e alcune formazioni nebbiose la temperatura rimase sotto lo zero per tutta la giornata. In serata nelle zone non raggiunte dal favonio e maggiormente innevate, come il cremonese ed il mantovano, si ebbe un vero e proprio tracollo termico con temperature minime pienamente invernali: valori fino a -11°C nel cremonese e ben sotto i -20°C nel solito polo del freddo lombardo ovvero la conca Livignasca, mentre durante la giornata grazie al soleggiamento le temperature massime risalirono di qualche grado soprattutto sui colli e intorno ai laghi con valori fino a 7°C2013/01/23/8°C.
A cura di Roberto Schiaroli