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La Niña ai titoli di coda: nei prossimi giorni nuovo ritorno a condizioni neutrali nel Pacifico

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centro meteo italiano

Ultime battute de La Niña, con un ritorno a condizioni neutrali nel Pacifico equatoriale atteso già nei prossimi giorni.

Ultime battute de La Niña, con un ritorno a condizioni neutrali nel Pacifico equatoriale atteso già nei prossimi giorni. Fonte: cpc.ncep.noaa.gov

La Niña ai titoli di coda: nei prossimi giorni nuovo ritorno a condizioni neutrali nel Pacifico – 08 febbraio 2017 – Dopo solamente tre mesi, si sta per scrivere la parola fine sulla presenza de La Niña nel Pacifico centro orientale, con le ultime uscite modellistiche che ormai confermano un sempre più probabile ritorno a condizioni neutrali già a partire dai prossimi giorni. A causa appunto della brevità dell’evento e la sua blanda intensità, La Niña non ha influenzato particolarmente il clima a livello globale. Le zone più interessate dal fenomeno sono state, infatti, soprattutto le Americhe ma anche l’Asia e l’Oceania, mentre l’Europa, come detto, non dovrebbe risentire particolarmente di un evento così debole, considerata anche la già relativa correlazione tra La Niña e il clima sul vecchio continente. […]

La Niña, in particolare, è l’oscillazione negativa dell’ENSO, che altro non è che una teleconnessione atmosferica. In questa teleconnessione sono accoppiate l’oscillazione meridionale atmosferica (Southern Oscillation) ed El Niño, ovvero la componente oceanica, che consiste in un riscaldamento delle correnti marine nel Pacifico centro orientale. In particolare La Niña essendo la controparte de El Niño, è caratterizzata da anomalie di temperatura superficiale del mare negative, ma anche da venti alisei, i quali spirano da Est verso Ovest, più forti della media e temperature delle acque profonde molto più fredde. In questo momento, nella regione campione, ovvero la NINO3.4, l’anomalia di temperatura superficiale del mare si assesta attorno ai -0.3°C ed è in progressivo aumento, mentre la temperatura delle acque profonde come l’intensità degli alisei, si sono riportati in linea con le medie. […]

La Niña ormai si sta esaurendo nel Pacidico, con i modelli che propendono ormai quasi all’unanimità per un ritorno a condizioni neutrali entro la fine di febbraio. Fonte: cpc.ncep.noaa.gov

Perché La Niña potesse essere dichiarata, è stato necessario che coesistessero tre fattori: il primo è l’anomalia di temperatura dell’acqua superficiale dell’Oceano, la quale, in una determinata porzione del Pacifico, è scesa sotto la soglia che è di -0.5°C. Il secondo parametro preso in considerazione sono state le proiezioni dei modelli, con 5 sovrapposizioni di tre mesi consecutivi (ad esempio: novembre-dicembre-gennaio, dicembre-gennaio-febbraio etc) nella porzione del Pacifico indicata come NINO3.4, che segnavano un’anomalia di temperatura superficiale del mare ancora inferiore a -0.5°C. Il terzo step di verifica è invece se vi siano dei segnali per cui la circolazione atmosferica sopra il Pacifico tropicale sia più forte rispetto alla media. Una volta che decade una di queste condizioni, La Niña è destinata ad esaurirsi, come succederà nei prossimi giorni.

a cura di Martina Rampoldi

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