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MEDICANE: cosa sono e come si formano gli uragani mediterranei?

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Ogni anno, mediamente, assistiamo alla formazione di un medicane, ovvero un uragano mediterraneo: ma cos'è esattamente questo fenomeno?

MEDICANE: cosa sono e come si formano gli uragani mediterranei?
Cosa sono e come si formano quelli che vengono chiamati uragani mediterranei, ovvero i medicane?

Conoscere l’atmosfera: gli uragani mediterranei

Molto spesso, erroneamente, si parla di uragani che si sviluppano nel Mediterraneo, generando di conseguenza parecchia confusione con i sistemi che invece colpiscono i tropici, ed in particolare il continente americano nel senso stretto del termine. Gli stessi fenomeni infatti vengono chiamati tifoni in Asia e cicloni nell’oceano Indiano ma non ci sono differenze, cosa che invece c’è con i cosiddetti medicane o uragani mediterranei. Cos’è dunque un medicane? Per prima cosa la parola medicane viene dall’unione di due parole, ovvero mediterranean e hurricane, uragano mediterraneo. Tale terminologia è piuttosto recente, con i primi studi scientifici su questi fenomeni che risalgono solamente agli inizi degli anni 80. Scientificamente sono conosciuti anche come TLC, ovvero Tropical-Like Cyclone: ciò significa che queste tempeste hanno dei connotati simili ai cicloni tropicali pur avendo un’origine completamente diversa.

Cosa sono e come si formano quindi i medicane?

L’innesco di formazione di un medicane è il contrasto tra l’aria fredda e quella calda. La prima è quella che accompagna le perturbazioni alle nostre latitudini, la seconda è quella fornita dal mare, vero e proprio serbatorio di energia per le tempeste. In particolare, l’aria fredda della depressione viene arricchita di calore e umidità transitando sulle superifici calde del mare, andando a sviluppare dei moti convettivi che soppiantano i normali processi interni di una perturbazione alle medie latitudini. In un medicane la formazione delle nubi e delle conseguenti piogge non avviene più per lo scontro di due masse d’aria a temperatura diversa ma a causa della condensazione dell’umidità trasportata verso l’alto dalle correnti convettive. Una volta che si sono innescati i moti convettivi che portano alla formazione del TLC, la tempesta inizia a prendere forma: ugualmente agli uragani veri e propri, un uragano mediterraneo ha una struttura a spirale caratterizzata da un occhio, relativamente calmo, attorno al quale ruotano le nubi e i venti più forti.

Cicloni simil-tropicali, attenzione che non sono uragani veri e propri

La prossima settimana non è escluso che tra la Spagna e le Baleari possa svilupparsi un TLC, ovvero un medicane.

Abbiamo detto che un medicane nasce come un vortice di bassa pressione extra tropicale, nel quale però le correnti convettive calde e umide che salgono verso l’alto portano alla condensazione delle nubi e quindi alle successive precipitazioni. Già questa rappresenta la prima differenza tra uragani e TLC: i primi infatti sono fenomeni che si sviluppano esclusivamente a causa di moti convettivi, mentre, come detto, per i medicane queste correnti prendono piede solamente in un secondo momento. Un’altra differenza tra uragani e TLC riguarda le temperature del mare: perché si sviluppi un uragano, sono necessari almeno +26°C, per un medicane invece, secondo studi recenti, ne bastano solamente +15°C. Una terza grande differenza per la quale uragani e uragani mediterranei non possono essere accomunati è rappresentata dal cuore caldo della tempesta. Nonostante entrambi presentino infatti un cuore a temperatura maggiore, in un ciclone tropicale il nucleo è più caldo dell’ambiente circostante a tutte le quote, mentre nel caso del medicane è il mare a riscaldare il cuore della tempesta, con dunque l’aria fredda che resiste alle quote più alte.

Dove e quando si possono formare i medicane?

La maggior parte dei medicane è stata osservata nel periodo che va da settembre a gennaio, ovvero quando i contrasti tra il mare caldo e l’aria invece fredda che inizia a scendere dalle alte latitudini è massima. Per inciso, il mese in cui finora si sono registrati più TLC per esempio è settembre. In particolare ci sono due zone nelle quali è più facile assistere alla formazione di una tempesta: una è quella tra le Baleari e la Sardegna e l’altra è quella del Mar Ionio, con i medicane che possono quindi raggiungere con maggior facilità Italia, Grecia e Nord Africa.

Quali sono le caratteristiche di un uragano mediterraneo?

Per far sì che un fenomeno possa essere classificato come uragano mediterraneo, oltre alle caratteristiche che abbiamo elencato nel primo paragrafo, è necessario che i venti della tempesta raggiungano una certa velocità: secondo la scala Saffir Simpson, quella usata anche per gli uragani, questa soglia è di 119 km/h. L’impatto che tali tempeste possono avere sulla terraferma non sono trascurabili, con alluvioni, mareggiate e forti raffiche di vento. E’ dunque importante conoscere il fenomeno per poter interpretare le notizie che si trovano sul web, considerando che, mediamente, ogni anno assistiamo alla formazione di almeno un TLC nel Mediterraneo.

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