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METEO GENNAIO: possibile fase invernale a fine mese? Molti i segnali da modelli e stratosfera

di

centro meteo italiano

METEO GENNAIO: possibile fase invernale a fine mese? Molti segnali arrivano da modelli e stratosfera

METEO GENNAIO: possibile fase invernale a fine mese? Molti segnali arrivano da modelli e stratosfera

Dopo una lunga fase caratterizzata dalla forte tensione zonale, lo sblocco potrebbe arrivare nella terza decade con neve e freddo pronti ad interessare l’Europa centrale

Quella che si prospetta nei prossimi giorni potrebbe essere una ormai consolidata  fase caratterizzata dalla forte azione zonale in area nord atlantica: ossia un esteso flusso di correnti umide e instabili che correrà sempre verso latitudini sempre minori in uscita dagli Stati Uniti verso la Penisola scandinava e l’Europa dell’Est. Questo a causa di una prima risonanza con il forte riscaldamento avvenuto nei piani alti della stratosfera, che ha permesso l’instaurarsi di un vasto anticiclone polare sia di natura termica che di natura dinamica in grado di abbassare  il raggio d’azione del Jet Stream. Lo sblocco più rilevante a livello della circolazione nell’emisfero settentrionale potrebbe arrivare tuttavia dalla terza decade del mese di Gennaio, quando sarà lo stesso moto zonale a subire un progressivo rallentamento con conseguente ripartenza dell’onda anticiclonica di origine azzorriana inizialmente verso la sede islandese ed in un secondo momento verso quella scandinava. In una fase successiva che coinvolgerebbe anche il mese di febbraio, un eventuale blocking allungato in direzione nord/est Europa favorirebbe l’attivazione di un esteso moto antizonale anche sul comparto europeo.

I possibili step freddi per Europa e Mediterraneo

La risonanza dello split stratosferico ad opera di una sola onda potrebbe vedere un’iniziale irruzione di aria più fredda in perfetto stile meridiano, portando così la neve a quote basse al Centro-Nord ed intenso maltempo sul resto della nostra Penisola. Come anche scritto poc’anzi, successivamente il protagonista potrebbe essere un intenso flusso antizonale sul nostro comparto con l’arrivo di aria continentale.

Uno sguardo agli indici teleconnettivi: AO e NAO verso territori negativi per la parte finale del mese

A supporto di interessanti manovre invernali in vista per la terza decade del mese, ci sono sicuramente gli ultimi aggiornamenti che arrivano dagli indici teleconnettivi. Al momento infatti risulta che l’AO (Artic Oscillation) tenderà a subire un nuovo e importante calo verso valori fortemente negativi entro il 20/22 gennaio, mentre la NAO (North Atlantic Oscillation) tenderà anch’essa a flettere verso valori compresi tra 0 e -1. Questo binomio, seppur insufficiente per poter tracciare un tendenza climatica chiara per il nostro Paese, trova generalmente riscontro con fasi invernali piuttosto significative in sede europea.

Tendenza ancora molto incerta

Tuttavia, nonostante a quasi due settimane risulta possibile elaborare una prima tendenza climatica a larga scala sull’emisfero settentrionale, restano ancora molti i nodi da sciogliere. In primis certamente quello legato all’attività di moto antiorario del vortice canadese, ancora molto attivo e in grado di relegare tensione zonale per diversi giorni, condizionando così anche le anomalie marine superficiali.

 

 

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