
Inizi di ottobre, situazione finalmente delineata
Dopo la forte confusione modellistica degli scorsi giorni che vedeva stravolgimenti dell’evoluzione meteo prevista per i primi di ottobre ad ogni emissione modellistica, ora la situazione sembra essersi finalmente delineata per il periodo in esame, con i modelli che iniziano ad intravedere configurazioni sempre più simili tra di loro e tra i loro stessi precedenti aggiornamenti. Andiamo dunque a vedere la configurazione che si va profilando per i primi giorni del mese prossimo.
Arriva una perturbazione atlantica in Italia
A partire già dalla serata di martedì 1 ottobre, in concomitanza quindi dell’apertura dell’omonimo mese, un fronte perturbato è previsto scendere con direttrice nord-ovest/sud-est sul nostro Paese, accompagnato dal fronte freddo della perturbazione che successivamente, come vedremo, interesserà tutta Italia. Dunque i primi rovesci con temporali anche intensi si avranno a partire dalle regioni settentrionali, con crollo delle temperature anche di 6-7°C.
Entro mercoledì 2 il maltempo interesserà la maggior parte del Paese

Discesa fredda in arrivo sull’Italia per gli inizi di ottobre, con forte maltempo soprattutto sui settori adriatici e crollo termico.
Entro metà della prossima settimana, ovvero entro la giornata di mercoledì 2 ottobre, il maltempo si estenderà a tutto il nostro Paese, con le piogge e i temporali più intensi che colpiranno i settori adriatici, ma non risparmieranno anche gli altri settori italiani. L’instabilità raggiungerà il sud già nel pomeriggio di mercoledì 2, apportando un generale crollo dei valori termici soprattutto nelle aree maggiormente interessate dai fenomeni intensi.
Neve però ancora ad alte quote
Il peggioramento non si mostra così incisivo a tal punto da far crollare anche la quota neve, poiché in relazione alle medie di riferimento, esso si mostra più fresco al suolo (grazie al rovesciamento del fresco ad alte quote ad opera delle precipitazioni anche intense) che in quota, dove al massimo si verificherà un ritorno nella media del periodo. Ne deriva che la quota neve rimarrà su quote abbastanza elevate ancora, su altezze non inferiori ai 2300/2400 metri, almeno stando alle attuali previsioni.
Temperature massime non oltre i +15°C
Col prossimo peggioramento in arrivo sul nostro Paese, dove, come abbiamo già specificato nel corso dei precedenti paragrafi, le regioni più colpite dovrebbero essere quelle adriatiche, si verificheranno crolli anche dell’ordine di 10°C nel nostro Paese, grazie alle intense precipitazioni. Basti pensare che molte aree adriatiche faticheranno a superare i +15°C di massima, mentre altrove potranno raggiungersi anche i +20/+22°C.
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Sono un appassionato di meteorologia fin dall'adolescenza, laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali e iscritto al corso di laurea magistrale in Politiche per la Sicurezza Globale: Ambiente, Energia e Conflitti. Durante questi anni ho gestito diverse pagine Facebook che trattano di meteorologia, facendo inoltre l'articolista a livello amatoriale di un portale che si occupa proprio della materia.