
Il pileus, fenomeno indicatore del maltempo, è una particolare nube orizzonzale che “incappuccia” i cumulonembi in presenza di forti correnti ascensionali.
Pileus, quando le nubi decidono di mettersi un cappello – 22 giugno 2015 – Quando si sviluppa un temporale, e lo si guarda in lontananza, si assiste ad uno spettacolo unico, con queste nubi che man mano crescono sempre più verso l’alto fino a raggiungere la tropopausa, dove l’inversione termica “blocca” la crescita del cumulonembo facendo sviluppare l’incudine. Ancora più spettacolare però, è quando si forma il “pileus“, letteralmente il cappello della nube, ovvero una nube orizzontale che incappuccia il cumulonembo in formazione.

Un pileus sul temporale nei pressi di Milano lo scorso 19 giugno fotografato da Tito Maggioni da Giussano (MB). Fonte: Tornado in Italia
Un pileus è infatti una nube lenticolare, a sviluppo orizzontale, che viene formata dalla forte corrente ascensionale che si trova all’interno del cumulo, la quale porta l’aria umida che si trova alle quote inferiori verso quelle superiori facendole raggiungere il punto di rugiada per compressione adiabatica. Il pileus tende a cambiare forma molto rapidamente ed un indicatore del maltempo proprio per via del suo meccanismo di formazione: quando un pileus compare ad incappucciare un cumulo significa che le correnti ascensionali sono molto potenti e che la nube si sta trasformando in un cumulonembo, sinonimo di un forte temporale in arrivo.