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Supercella nei cieli dell’Italia: suggestivo video in time lapse del fenomeno

di

centro meteo italiano

Anche nei cieli dell’Italia è possibile veder apparire una supercella, fenomeno tra i più potenti e potenzialmente tra i più distruttivi del pianeta.

Supercella nei cieli dell’Italia: suggestivo video in time lapse del fenomeno – 21 giugno 2015 – Se si pensa ad una supercella, automaticamente il pensiero corre alle sterminate pianure degli Stati Uniti centrali, dove questi tipo di cella temporalesca è il responsabile della formazione di quei tornado che soprattutto tra aprile e maggio flagellano la zona. Questo tipo di temporali effettivamente, oltre ad essere i più potenti e potenzialmente i più pericolosi, sono i meno frequenti ed anche i più difficili da osservare: si sviluppano soprattutto nelle grandi pianure americane appunto, fino a Canada e Messico, India, Bangladesh, Sud Africa, Australia e Argentina centro orientale. In maniera più ridotta però, delle supercelle si possono formare anche in altri luoghi del pianeta, perfino in Italia, come testimoniato dal suggestivo video, pubblicato di seguito, girato da Eric Pirrotta il 26 aprile 2014.

Supercella nei cieli dell'Italia suggestivo video in time lapse del fenomeno

Anche nei cieli dell’Italia è possibile veder apparire una supercella, fenomeno tra i più potenti e potenzialmente tra i più distruttivi del pianeta. Fonte: duskyswondersite.com

Una supercella è un temporale caratterizzato dalla presenza di una rotazione interna, ovvero di un mesociclone con dimensioni orizzontali che vanno dalle poche centinaia di metri fino anche a qualche chilometro. Le supercelle si muovono autonomamente e di rado sono inglobate in sistemi convettivi a larga scala e riversano al suolo grandi quantità di pioggia e grandine, nonchè spazzano le località interessate con forti venti: inoltre, sono proprio le supercelle le principali responsabili della formazione dei tornado, proprio per via della loro caratteristica rotazione interna. La formazione di una supercella avviene quando si ha la coesistenza di tre diversi fattori, ovvero venti umidi e miti nei bassi strati, rotazione e “wind shear”, letteralmente “taglio del vento”, cioè una variazione in intensità e direzione del vento, in quota e una piccola inversione termica che faccia da tappo allo sviluppo verticale della nube (la quale potrà distruggersi con l’arrivo di aria più fredda, rendendo la massa d’aria più instabile): in questo modo, forti correnti ascensionali sollevano l’aria avvitandola nello stesso momento lungo un asse verticale, formando così un mesociclone, e in definitiva una supercella.

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