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Martedì 6 Maggio
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Un fiume senz’acqua, ma che all’improvviso può diventare pericoloso

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Un fiume senz’acqua, ma che all’improvviso può diventare pericoloso. L’emergenza continua

Un fiume senz’acqua, ma che all’improvviso può diventare pericoloso. L’emergenza continua

Un fiume senz’acqua, ma che all’improvviso può diventare pericoloso. –  Stiamo parlando del Bisagno, fiume della provincia di Genova che i cittadini del posto conosco alla perfezione. Per oltre due secoli i piani di sviluppo urbano di Genova hanno dovuto fare i conti con il Bisagno: dall’eliminazione delle fronti basse alla realizzazione di piazza della Vittoria e piazza Verdi, dal sacco edilizio degli anni cinquanta alla tombinatura davanti allo stadio di Marassi. Ancora verso la fine degli anni sessanta, poco prima della terribile alluvione del 1970, 44 morti e miliardi di danni, c’era chi pensava di proseguire la copertura verso Staglieno e Prato. Ma allora pochi parlavano di dissesto, di difesa del suolo, di rischio idrogeologico. Il Bisagno è una metafora della città. Tralasciando le inondazioni ottocentesche e quelle del primo novecento devono passare oltre venti anni dalla tragedia del 1970 perché comincino a mettersi in moto, a ridosso di una nuova alluvione, i primi interventi di salvaguardia e di messa in sicurezza. Il cantiere più significativo, quello del deviatore del Fereggiano si blocca tra richieste di risarcimenti danni e l’intervento della magistratura. Sembra la Tangentopoli genovese con arresti e carriere politiche spezzate. Parlare di interventi sul Bisagno diventa un tabù politico. Nei primi anni duemila pare ci sia la svolta con l’avvio del rifacimento della copertura fino alla Foce ma mancano ancora ulteriori opere da effettuare. Sono intanto passati 44 anni dai giorni del 1970. Il tempo per quei giovani che erano andati a spalare il fango di diventare vecchi. […]

Oggi si stanno facendo passi avanti ed è iniziata la progettazione dello scolmatore del Bisagno. Ci si avvia, si spera, verso una strada positiva di effettiva riduzione del rischio. E’ bene ridurre il rischio idrogeologico in molte zone del nostro paese il prima possibile. […]


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Alessandro Allegrucci

Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.

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