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Alzheimer, il professor Alberto Albanese spiega quali sono i primi sintomi che devono destare attenzione

Che cos'è l'Alzheimer, i primi sintomi cui prestare attenzione, le differenze con il decadimento senile e come si cura

Alzheimer, il professor Alberto Albanese spiega quali sono i primi sintomi che devono destare attenzione
Alzheimer, immagine di repertorio. Fonte foto: pxhere.com

Che cos’è l’Alzheimer

L’Alzheimer, è una malattia caratterizzata dalla degenerazione e dal progressivo danneggiamento delle cellule cerebrali, che porta a un declino delle capacità cognitive, con conseguente perdita di funzioni essenziali come memoria, linguaggio e capacità di ragionamento. Questa condizione colpisce prevalentemente gli anziani (il 20% delle persone sopra gli 85 anni e il 5% di quelle sopra i 65 anni, ma può manifestarsi anche precocemente in individui a partire dai 50 anni. In ogni caso, si tratta di una patologia cronica e in evoluzione, per la quale attualmente non esistono metodi di prevenzione. Pertanto, riconoscerla all’inizio della sua comparsa permette di adottare una serie di strategie per rallentarne l’avanzamento. Humanitas.it, ne ha discusso con il professor Alberto Albanese, Direttore dell’Unità Operativa di Neurologia presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.

Alzheimer, i primi sintomi cui prestare attenzione

Il principale segnale dell’Alzheimer è la dimenticanza, considerata un chiaro indice di allerta. Nelle fasi iniziali della malattia si manifesta spesso con le dimenticanze di informazioni appena assimilate; tuttavia, è importante prestare attenzione anche alla dimenticanza di date ed eventi significativi, alla ripetizione delle stesse domande e all’aumento di strumenti esterni, come annotare appunti o chiedere informazioni a qualcuno. Un altro aspetto riguardante l’Alzheimer è la difficoltà nel portare a termine compiti che richiedono attenzione o comportano l’uso di numeri, come seguire ricette e gestire le bollette. Con il progredire della malattia, anche azioni ordinarie e di routine possono risultare più complesse, come raggiungere luoghi familiari (come il supermercato o le poste) o ricordare le regole di giochi conosciuti. Un’altra caratteristica dell’Alzheimer è la percezione temporale, così come la dimenticanza di dove ci si trova o la ragione della propria presenza in un determinato luogo. Inoltre, possono sorgere difficoltà nella riconoscenza visiva, come problemi di lettura e incertezze nel riconoscere le persone. Importante è anche il manifestarsi problemi di linguaggio, che possono ostacolare una conversazione normale, e di problematiche nella scrittura, con una graduale diminuzione del vocabolario e confusione tra le parole. Altre manifestazioni associate all’Alzheimer, includono la propensione a mettere oggetti in posti sbagliati o a perdere oggetti appena toccati, l’incapacità di prendere decisioni razionali e un incremento dei cambiamenti umorali, che possono avvenire in modo repentino, arrivando a trasformarsi in veri cambiamenti di personalità, con atteggiamenti di aggressività, sospetto o ansia nei confronti degli altri e dell’ambiente circostante.

Le differenze tra Alzheimer e decadimento senile

Molti dei sintomi menzionati possono facilmente essere scambiati per quelli legati al naturale processo di invecchiamento. La principale distinzione tra i sintomi dell’Alzheimer e quelli associati all’invecchiamento, comunque, riguarda la durata e la varietà delle difficoltà. Ad esempio, per quanto concerne la perdita di memoria, se si dimentica una data o un evento ma poi li si ricorda in un secondo momento, probabilmente non si tratta di un problema grave. Non c’è ragione di allarmarsi se un familiare dimentica il giorno della settimana attuale, ma poi riesce a richiamarlo alla mente poco dopo, o se fatica a ricordare una parola comune mentre parla. Tuttavia, a destare preoccupazione deve essere la difficoltà persistente di portare avanti una conversazione senza ripetizioni, pause prolungate o confusione nei pensieri, oppure se non riesce a seguire il passare del tempo, dei giorni e delle stagioni. In sintesi, in caso di dimenticanze, problemi quotidiani o alterazioni dell’umore, che non si verificano sporadicamente o in relazione a situazioni specifiche, ma che invece peggiorano nel tempo e si ripresentano con regolarità, è fondamentale richiedere rapidamente una valutazione da parte di un esperto.

Come si cura l’Alzheimer

Se si ha il sospetto che un paziente stia sviluppando l’Alzheimer, il primo passo consiste nel condurre una valutazione neurologica. Successivamente, si procederà con esami cerebrali specifici, come la risonanza magnetica, la PET e l’analisi del liquido cerebrospinale. Questi test servono a rilevare l’accumulo della proteina tossica beta amiloide nel cervello, dovuto a un’anomalia nel metabolismo delle proteine e legato alla degenerazione neuronale che caratterizza l’Alzheimer. Ad oggi, purtroppo, non esiste ancora una cura definitiva per l’Alzheimer. Tuttavia, ci sono vari farmaci, in particolare gli inibitori dell’acetilcolinesterasi, che aiutano a gestire i sintomi e a ritardare l’avanzamento della malattia. È anche possibile combinare queste terapie con altri trattamenti farmacologici che mirano ad alleviare sintomi adiacenti, come i problemi del sonno o la depressione. Nel luglio 2023, la Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha autorizzato l’uso di lecanemab, un nuovo medicinale destinato ad adulti affetti da Alzheimer. Questa terapia rappresenta un’importante innovazione nel potenziale trattamento della malattia, in quanto potrebbe per la prima volta, rallentare la progressione dell’Alzheimer. Il trattamento sarà riservato ai pazienti in fase iniziale della malattia, opportunamenti scelti, anche a causa degli effetti collaterali legati all’assunzione del farmaco.

 

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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