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Apnea ostruttiva del sonno e rischi per il cuore: i risultati di una ricerca americana

Basterà un semplice esame del sangue prima di un test sul sonno per individuare i rischi per il cuore

Apnea ostruttiva del sonno e rischi per il cuore: i risultati di una ricerca americana
Il cuore a rischio se soffri) di apnea ostruttiva del sonno (Foto: Pixabay

L’apnea ostruttiva del sonno può causare seri disturbi cardiovascolari: ecco la ricerca scientifica che lo dimostra

L’apnea ostruttiva del sonno (OSA) colpisce centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Solo in Italia riguarda circa 5-6 milioni di persone. Si tratta di un disturbo che può generare altri problemi di salute, tra cui ipertensione, insufficienza cardiaca cronica e ictus. I pazienti che soffrono di apnea ostruttiva del sonno, secondo una ricerca recente pubblicata sull‘European Respiratory Journal, corrono un rischio più elevato di sviluppare problemi cardiovascolari a causa di un aumento della pressione sanguigna che si verifica durante il sonno.

Come è stata condotta la ricerca

I ricercatori della School of Medicine dell’Università del Missouri hanno studiato 46 pazienti ai quali era stato diagnosticato OSA, tutti di età compresa tra 18 e 70 anni. Quindici persone, tra quelle che si sono sottoposte allo screening, hanno evidenziato un aumento pressorio durante il sonno, mentre 31 persone hanno evidenziato pressione inalterata o più bassa della media. I ricercatori hanno raccolto sangue da ciascun partecipante per studiare i messaggi che le cellule producono e si scambiano tra loro attraverso pacchetti microscopici chiamati esosomi.

Cosa si è scoperto grazie a questo studio

Si è scoperto che i messaggi cellulari provenienti dai partecipanti con pressione sanguigna elevata durante la notte erano diversi da quelli trasmessi in soggetti con pressione sanguigna normale. “I messaggi alterati hanno reso disfunzionali le cellule che rivestono i vasi sanguigni – ha spiegato al sito Medicalxpress, David Gozal, uno degli autori di questo studio – quei vasi disturbati hanno permesso alle cellule infiammatorie di entrare nelle pareti dei vasi, causandone l’ispessimento responsabile di malattie cardiovascolari.”

In futuro si potranno personalizzare i trattamenti

Grazie ai risultati di questo studio, è possibile identificare quelli con OSA a più alto rischio di problemi cardiovascolari al fine di impedire loro di sviluppare ulteriori complicazioni. Sarà anche possibile trattare quei pazienti con terapie più aggressive. Si potrà, come hanno spiegato i ricercatori. personalizzare il trattamento per ciascun paziente con diagnosi di OSA.

Basterà un semplice esame del sangue per valutarne i rischi

Un semplice esame del sangue effettuato all’inizio di un monitoraggio sul sonno potrebbe indicare il rischio cardiovascolare di ciascun paziente. In futuro si dovranno effettuare ulteriori ricerche per studiare i pazienti a più alto rischio di complicanze cardiovascolari da OSA per sperimentare terapie mirate e maggiormente efficaci.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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