Si tratta di un nuovo trattamento, non definitivo, che servirà per lenire gli effetti e le conseguenze delle allergie alimentari
Le allergie alimentari rappresentano una brutta gatta da pelare che costringe chi ne soffre a doversi limitare o a vivere con apprensione ogni pasto che si consuma fuori casa. Basta una piccola distrazione o un piccolo errore per andare incontro ad un vero e proprio calvario. Chi soffre di allergie alimentari spesso manifesta irritazioni cutanee o gastrointestinali, ma nei casi più gravi può andare anche incontro ad uno shock anafilattivo. Ecco perchè la notizia appena data dalla FDA, l’agenzia regolatoria statunitense del farmaco potrà fare felici molte persone che soffrono di questo disturbo.
Di cosa si tratta
L’Fda, infatti, ha appena annunciato di avere approvato l’utilizzo dello Xolair, il cui principio attivo è l’omalizumab. Si tratta di un anticorpo monoclonale che viene già prescritto per curare l’asma allergico moderato o grave e l’orticaria cronica spontanea. Non era mai stato approvato in preedenza per curare le allergie alimentari, se non in modalità off-label. L’approvazione effettuata dall’Fda dimostra la sicurezza e l’efficacia di questo farmaco per lenire gli effetti e le conseguenze delle allergie alimentari.
Le raccomandazioni
Una nuova opportunità terapeutica per coloro che combattono le allergie alimentari gravi, che permetterà a questi pazienti di vivere con meno apprensione un pasto fuori casa. Si tratta di un trattamento efficace ma, il nuovo farmaco, non può essere inteso come una cura definitiva. Il farmaco può essere utilizzato ripetutamente al fine di ridurre il rischio di reazioni allergiche, ma in ogni caso sarà sempre opportuno evitare gli alimenti ai quali si è allergici.
Alcune precisazioni
Va precisato, a scanso di equivoci, che omalizumab non è stato approvato per il trattamento immediato delle reazioni allergiche, né per evitare lo shock anafilattico. Pertanto, non sostituisce le misure preventive. Il fatto di avere assunto questo farmaco non deve indurci a fare a meno di farmaci di emergenza come l’epinefrina per il trattamento delle reazioni gravi.
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