Ecco come riconoscere l’artrite reumatoide, patologia autoimmune fastidiosa e molto diffusa
L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune molto diffusa e fastidiosa, causata da una reazione anomala del sistema immunitario che attacca le cellule sane, provocando danni e infiammazione alle articolazioni. Con il tempo, se non trattata, essa può compromettere la vita quotidiana limitando parecchio i movimenti e il naturale funzionamento delle articolazioni. Riconoscerla in tempo è fondamentale per intervenire subito e bloccarne la progressione: ecco quali sono i sintomi di artrite reumatoide, riportati da Ospedaleniguarda.it, e le cure per trattarla.
I principali sintomi e segnali
L’artrite reumatoide si manifesta con dolore, gonfiore e rigidità articolare, interessando in modo simmetrico soprattutto mani e piedi. Nelle prime fasi la colonna vertebrale è raramente coinvolta, ma i sintomi tendono a peggiorare nel tempo. Il dolore è più intenso di notte e al risveglio ma migliora nel corso della giornata. Un “test casalingo” può aiutare a capire se qualcosa non va: osservare se le articolazioni delle mani appoggiate su un tavolo appaiono gonfie, provare a svitare un barattolo o stringere la mano a qualcuno. Se queste azioni provocano dolore, o rigidità, è consigliabile consultare un reumatologo per ulteriori accertamenti.
Diagnosi e accertamenti utili
L’artrite reumatoide è una malattia sistemica, capace di colpire anche altri organi oltre alle articolazioni, come cuore e vasi sanguigni, aumentando il rischio di problemi cardiovascolari. Per questo è importante una diagnosi precoce. Gli esami di laboratorio e strumentali sono utili ma non sempre diagnostici: il consiglio è rivolgersi a un centro di reumatologia per una valutazione completa. Tra gli strumenti più efficaci spicca l’ecografia articolare, capace di rilevare anche le più piccole infiammazioni non visibili con la radiografia.
Le cure e le terapie efficaci
Oggi l’artrite reumatoide può essere controllata efficacemente grazie a terapie mirate. Il primo approccio prevede l’uso dei farmaci di fondo tradizionali (DMARDs), che in molti casi consentono di gestire i sintomi e rallentare il decorso della malattia. Se questi non bastano si può ricorrere ai farmaci biologici, molto efficaci nel bloccare i processi infiammatori. È importante non interrompere mai le cure di propria iniziativa e affidarsi sempre a centri reumatologici specializzati. Con un trattamento adeguato e costante, in ogni caso, è possibile convivere con l’artrite reumatoide e mantenere una buona qualità di vita.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
