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Artrosi, le cause e i tre sintomi comuni cui prestare attenzione

Artrosi, di cosa si tratta, quali sono le cause di questa patologia cronica, i tre sintomi principali e come fare la diagnosi

Artrosi, le cause e i tre sintomi comuni cui prestare attenzione

Cos’è l’artrosi

L’artrosi è una patologia cronica non causata da infiammazioni. Essa è dovuta all’usura e all’invecchiamento delle articolazioni. Colpisce in special modo le articolazioni che sopportano più peso, come le anche, la schiena e le ginocchia. Sebbene più raramente, può interessare anche le articolazioni di mani e piedi. L’artrosi è una malattia che porta al deterioramento della cartilagine, il tessuto che copre le ossa nelle articolazioni. La cartilagine serve principalmente a diminuire l’attrito tra le ossa durante il movimento. Con l’usura, la cartilagine diventa meno elastica, più dura e può danneggiarsi facilmente. Ciò può provocare problemi anche nelle zone intorno all’articolazione, come tendini e legamenti. Nei casi più gravi, lo spazio tra le ossa più ridursi di molto, portando a un contatto diretto tra le ossa. Questo può causare dolore, gonfiore e in molti casi rigidità nei movimenti, con una diminuzione della capacità di muovere l’articolazione. Nelle articolazioni possono crescere delle piccole sporgenze ossee chiamate osteofiti, che di solito si vedono meglio sulle mani. I sintomi dell’artrosi cominciano solitamente a farsi sentire intorno ai 50 anni e colpiscono soprattutto le donne che sono in meno pausa. Questo fenomeno è causato dalla riduzione degli estrogeni, che sono ormoni importanti per proteggere le cartilagini delle articolazioni. Prima della menopausa, l’artrosi colpisce uomini e donne in modo simile. Questo è quanto riportato dal sito Humanitas.it, che ci illustra anche le cause e i sintomi dell’artrosi.

Artrosi, le cause

Ci sono varie ragioni che possono favorire l’insorgere dell’artrosi tra cui la familiarità che è una predisposizione genetica che può far aumentare il rischio di ammalarsi. Essere in sovrappeso o obesi fa sì che le articolazioni, soprattutto quelle che sostengono il corpo, come ginocchia, schiena, anche, subiscano più stress e pressione. Inoltre, il grasso nel corpo produce sostanze che causano infiammazione. Questo porta a un’infiammazione leggera ma continua che con il tempo danneggia la cartilagine. Le attività lavorative, lavori che richiedono di stare in posizioni scomode per molto tempo, ad esempio stare inginocchiati per lungo tempo o fare sempre gli stessi movimenti con le stesse articolazioni. Le attività sportive intense: alcuni sport possono far consumare più in fretta le cartilagini. Ad esempio, il calcio è spesso legato all’usura anticipata delle cartilagini del ginocchio. Problemi circolatori: malattie come l’emofilia o la morte del tessuto osseo per mancanza di sangue possono aumentare il rischio di sanguinamento o di danneggiare le articolazioni. Alcuni tipi di artrite, come la gotta, la pseudogotta e l’artrite reumatoide, possono rovinare le articolazioni e far sì che la cartilagine si deteriori più facilmente.

I tre sintomi principali dell’artrosi

I sintomi più comuni dell’artrosi sono il dolore, la rigidità e la difficoltà a muovere l’articolazione. Il dolore che si avverte è di tipo meccanico, cioè aumenta quando si fa esercizio o si mette peso sull’articolazione colpita, mentre diminuisce quando si riposa. Solitamente è un dolore che dura a lungo e tende a diventare più forte con il trascorrere del tempo, fino a rendere difficile svolgere le normali attività quotidiane. Oltre al dolore, il paziente può sentirsi instabile e avvertire un cedimento dell’articolazione quando si muove, A volte, può anche sentire rumori particolari denominati “scrosci articolari”. Non tutte le persone affette da artrosi hanno sintomi evidenti. Spesso, la diagnosi viene fatta per caso, dopo che si sono fatte radiografie per altre ragioni o anche se non ci sono disturbi chiari. Esistono alcuni tratti distintivi che si possono notare nell’osteoartrosi delle mani. In questa sede si possono notare spesso cambiamenti nelle piccole articolazioni delle dita, che diventano nodose. Queste deformità possono far male mentre si formano, limitando i movimenti delle dita. Nelle fasi avanzate, quando le deformazioni si sono stabilizzate, di solito non arrecano più fastidio. Quando l’artrosi interessa la schiena, si formano delle sporgenze ossee chiamate “osteofiti” che si sviluppano dagli angoli delle vertebre. Queste sporgenze possono premere sui nervi, provocando dolore, formicolio o intorpidimento in alcune parti del corpo.

La diagnosi

La diagnosi di artrosi si fa usando sia l’osservazione dei sintomi che esami medici. In particolare, l’esame clinico serve per trovare eventuali deformità, difficoltà nei movimenti o dolore quando si muove l’articolazione che stiamo controllando. Le indagini radiologiche aiutano a vedere i segni tipici della malattia, come la diminuzione dello spazio tra le articolazioni, cambiamenti nelle ossa, la formazioni di piccole sporgenze e la presenza di aree simili a cisti dentro le articolazioni. Questi strumenti per fare diagnosi, usati insieme, aiutano a capire bene la patologia e a che punto si trova. Non ci sono esami di laboratorio specifici.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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