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Astigmatismo, boom di casi tra i bambini dopo la pandemia: ecco la spiegazione degli esperti

Chi soffre di astigmatismo manifesta i sintomi classici dello stress visivo e dell'affaticamento: ecco i rimedi possibili

Astigmatismo, boom di casi tra i bambini dopo la pandemia: ecco la spiegazione degli esperti
Astigmatismo (Foto: youtube)

Un gruppo di scienziati di Hong Kong ha effettuato una ricerca che ha dimostrato l’aumento esponenziale dei casi provando a dare una spiegazione

Quando la luce che entra nell’occhio non riesce a focalizzarsi correttamente sulla retina, la nostra visione appare distorta e sfocata. Si tratta di quel disturbo che viene chiamato col nome di astigmatismo, una condizione di cui soffre il 40% della popolazione mondiale. Stiamo parlando di un difetto di refrazione che si verifica quando la superfici dell’occhio non è perfettamente sferica ma assume una forma più curvata. La causa può essere attribuita a fattori genetici, a traumi, cicatrici o patologie come il cheratocono.

Cosa fare

Chi soffre di astigmatismo accusa spesso i sintomi tipici dell’affaticamento visivo oppure manifesta una sensibilità più spiccata verso le fonti luminose. Questo difetto può svilupparsi a qualunque età e può essere facilmente diagnosticata con una semplice visita oculistica. Per poter correggere questo difetto si possono utilizzare occhiali o lenti a contatto cilindriche. In alternativa, esistono trattamenti come la chirurgia laser o l’ortocheratologia che prevede l’uso di lenti rigide notturne finalizzate a rimodellare temporaneamente la cornea. Se questa condizione dovesse manifestarsi in età scolastica, i bambini potrebbero avere problemi anche nell’apprendimento scolastico. Ecco perchè occorre sottoporsi con frequenza a visite oculistiche, anche in tenera età.

L’aumento dei casi dopo la pandemia

Secondo recenti ricerche scientifiche, l’astigmatismo potrebbe rappresentare una delle pesanti eredità lasciateci dal Covid. Dopo la pandemia, infatti, i casi di astigmatismo tra i soggetti più giovani sembrano essere cresciuti a dismisura per ragioni ancora ignote. In particolar modo, uno studio condotto a Hong Kong su oltre 21.000 bambini di circa sette anni avrebbe notato un incremento del 20-26% dei casi di astigmatismo infantile rispetto alle statistiche precedenti il Covid. E’ stato anche evidenziato un peggioramento della gravità del disturbo.

Le possibili spiegazioni

Gli scienziati hanno ipotizzato che la causa di questo incremento dei casi sarebbe da ricercare nelle restrizioni imposte dai governi di quasi tutto il mondo, soprattutto per quanto concerne gli spostamenti e quindi le esposizioni all’aria aperta. Sono stati, dunque, incrementati gli sforzi visivi da vicino, a cominciare dall’uso prolungato di Pc e smartphone. Eppure basterebbero solo due ore al giorno di esposizione alla luce naturale per aiutare il cristallino a rimanere elastico e per ridurre lo stress visivo legato alle attività ravvicinate. Si tratta, ovviamente, solo di ipotesi che meritano ulteriori conferme.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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