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Attenzione a questi segnali che si vedono su viso, mani e gambe: possono indicare che hai il colesterolo alto

Colesterolo alto, attenzione a questi segnali che si vedono su viso, mani e gambe, possono indicare la sua presenza

Attenzione a questi segnali che si vedono su viso, mani e gambe: possono indicare che hai il colesterolo alto
Foto Pixabay

Cos’è il colesterolo alto

Il colesterolo alto è una problematica diffusa ma seria, in grado di causare una serie di difficoltà per la salute e, in particolare, di far crescere la possibilità di eventi cardiovascolari, come infarti e ictus, a causa dell’accumulo di grassi (placche aterosclerotiche) nei vasi sanguigni. Sfortunatamente, è difficile identificare il colesterolo elevato solo dai sintomi, poiché i segnali di avviso di questa situazione non si presentano in modo evidente, sono spesso difficili da notare. Tuttavia, esistono alcuni indicatori che possono far sospettare un eccesso di colesterolo nel sangue, manifestabili anche sul viso, sulle mani e sulle gambe. E’ importantre ricordare che solo attraverso le analisi del sangue è possibile diagnosticare l’ipercolesterolemia (valori di colesterolo totale pari o superiori a 240 mg/dl). In queste circostanze, per ridurre i livelli di colesterolo elevati, è fondamentale identificare le origini del problema, che frequentemente si collegano allo stile di vita e alle abitudini alimentari, agendo su decisioni e comportamenti che possono risultare nocivi. E’ quanto riporta Fanpage.it.

I segni del colesterolo alto che si vedono sul viso

Alcuni segni, almeno tre, che si possono osservare sul volto, possono far pensare a un elevato livello di colesterolo. Uno dei segnali più facili da individuare si trova spesso intorno agli occhi ed è conosciuto come xantelasma: si tratta di piccoli depositi di grasso sotto la pelle, che appaiono come protuberanze vicino alle palpebre o sulla pelle circostante. Anche se non provocano dolore o fastidi, queste formazioni si presentano come placche morbide e giallastre, di forme e dimensioni diverse. Gli esperti affermano che gli xantelasmi non sono necessariamente correlati a livelli alterati di lipidi nel sangue, esistono comunque situazioni in cui sono associati alla dislipidemia, cioè a elevati livelli di lipoproteine a bassa densità (LDL), comunemente chiamato ‘colesterolo cattivo’, e a basse concentrazioni di lipoproteine ad alta densità (HDL), note anche come ‘colesterolo buono’. Un altro indicatore di colesterolo alto si può vedere negli occhi e viene denominato arcus senilis in linguaggio medico, per il suo aspetto ad arco (di tonalità bianca, grigia o blu) intorno al margine della cornea, un fenomeno frequente negli anziani. L’arcus senilis è un deposito di sostanze lipidiche, principalmente colesterolo, che normalmente si presenta inizialmente come una piccola curva nella parte superiore e inferiore della cornea. Gli esperti aggiungono che con il passare del tempo, questi archi possono unirsi e creare un cerchio completo intorno alla cornea, senza influenzare la vista. Sebbene l’arcus senilis non indichi necessariamente la presenza di colesterolo elevato (“solitamente non c’è motivo di preoccuparsi” affermano gli oftalmologi), se si ha una predisposizione familiare al colesterolo alto, è più probabile che si manifesti, anche prima di compiere 45 anni. Un altro segno di ipercolesterolemia è associato alla formazione di depositi lipidici nei vasi sanguigni, noto come occlusione venosa retinica, che rappresenta un’ostruzione in un ramo della vena centrale della retina, si manifesta con emorragie nel tessuto retinico e spesso accompagnata da edema maculare, causando un variazione della vista che può essere da moderata a significativa. Anche in questo caso, l’occlusione venosa retinica non implica necessariamente un livello elevato di colesterolo, ma le placche aterosclerotiche che caratterizzano l’ipercolesterolemia possono contribuire a questo problema.

I segnali di colesterolo alto nelle mani

Anche le mani possono fornire vari indizi che indicano la presenza di livelli elevati di colesterolo nel sangue. Tra questi indizi ci sono gli xantomi tendinei, accumuli di grasso che si formano intorno ai tendini e possono provocare dolore e gonfiore. Si presentano come noduli di dimensioni variabili (da pochi mm a qualche cm) e, sebbene siano più visibili sulle nocche delle mani, possono anche trovarsi in prossimità dei tendini d’Achille, gomiti e ginocchia. Un’altra manifestazione di alti livelli di colesterolo può essere una sensazione di formicolio frequente e dolorosa nelle mani, che si verifica quando l’accumulo di grassi nei vasi sanguigni (placche aterosclerotiche) inizia a impedire la circolazione del sangue. Tuttavia, questo meccanismo non comporta la perdita della sensibilità (come quella avvertita quando un nervo è compresso), quindi se si avverte intorpidimento e non si riescono a sentire le dita, il sintomo non è attribuibile a livelli elevati di colesterolo. Infine, un altro segnale che può indicare ipercolesterolemia è il colore delle unghie, o più precisamente, del letto ungueale, che appare particolarmente chiaro: anche in questo caso, potrebbe suggerire una diminuzione della circolazione sanguigna nelle mani.

Anche le gambe possono mostrare i segni dell’ipercolesterolemia

I livelli elevati di colesterolo possono anche manifestarsi sulle gambe, risultando da accumuli di grasso (placche aterosclerotiche) che si formano all’interno dei vasi sanguigni, riducendo il flusso sanguigno. Di conseguenza, sintomi come dolore e formicolio nelle gambe possono indicare un problema circolatorio dovuto al restringimento dei vasi sanguigni, rappresentando quindi un segnale di concentrazioni elevate di colesterolo nel sangue. In queste situazioni, si possono anche presentare diverse complicazioni, come l’arteriopatia periferica (PAD), una patologia vascolare che colpisce gli arti inferiori e nota anche come aterosclerosi degli arti, provocata dall’ostruzione delle arterie periferiche. Questa condizione, che provoca ischemie e incrementa il rischio di eventi cardiovascolari, si presenta con la cosiddetta claudicatio intermittens, che si manifesta con dolore, senso di pressione, crampi, disagio e affaticamento nelle gambe, specialmente durante la camminata. Con il progredire della malattia, si può arrivare a una perdita di peli, cianosi e alla formazione di ulcere (di solito sui piedi o sui talloni, e occasionalmente su gambe o piedi), fino a sfociare nella cancrena.

 

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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