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Borsite al ginocchio, il dottor Fulvio Modonesi spiega quali sono i sintomi per riconoscerla

Borsite al ginocchio: cos’è, quali sono i sintomi da riconoscere e come trattarla in tempo

Borsite al ginocchio, il dottor Fulvio Modonesi spiega quali sono i sintomi per riconoscerla
Foto Pixabay

Cos’è la borsite al ginocchio e perché può compromettere il corretto movimento dell’articolazione

La borsite al ginocchio è un’infiammazione delle borse sierose, piccole sacche piene di liquido sinoviale che proteggono e lubrificano l’articolazione. Quando queste strutture si infiammano, o subiscono un trauma, possono causare dolore, gonfiore e limitazioni nei movimenti. Sebbene si tratti di una condizione clinica abbastanza comune, non deve essere sottovalutata, poiché può compromettere le normali attività quotidiane. Il professor Fulvio Modonesi, Responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia I dell’Istituto Clinico Città di Brescia, ha spiegato a GruppoSanDonato.it come riconoscerla attraverso sintomi ben precisi.

Dolore e gonfiore localizzati

I primi segnali di borsite al ginocchio includono un dolore persistente, che si acutizza con i movimenti dell’articolazione. Questo sintomo tende a essere localizzato e continuo, rendendo faticosi gesti semplici come salire le scale o piegare il ginocchio. A questo si accompagna spesso un rigonfiamento visibile nella zona colpita, provocato dall’accumulo di liquido infiammatorio o, in caso di borsite emorragica, dalla presenza di sangue. In alcuni casi il dolore può irradiarsi anche verso le aree limitrofe, aggravando la difficoltà nei movimenti. Il fastidio può peggiorare con il carico o se si mantiene una posizione fissa per troppo tempo.

Cambiamenti visibili sulla pelle

Oltre al dolore e al gonfiore, altri sintomi rilevabili sono arrossamenti della pelle sopra la zona infiammata o la comparsa di lividi, specialmente nei casi dovuti a traumi. Questi segnali esterni possono aiutare a distinguere una borsite da altre patologie articolari. La diagnosi avviene con visita ortopedica e, se necessario, con esami come ecografie o risonanze magnetiche per valutare l’entità dell’infiammazione. Quando l’origine è infettiva si ricorre anche ad analisi del sangue. I tempi di recupero variano: da una settimana nei casi più lievi a oltre un mese se si arriva alla borsectomia, cioè alla rimozione chirurgica della borsa.

Cause principali e rimedi più efficaci

La borsite può avere origini diverse: infiammatorie, traumatiche, infettive o legate a patologie reumatiche. Aumentano il rischio attività lavorative ripetitive, obesità e invecchiamento. Per i casi meno gravi sono utili riposo, impacchi di ghiaccio e antinfiammatori. Nei casi più seri, invece, si procede con aspirazione del liquido, infiltrazioni o terapie fisiche come laser e ultrasuoni. Solo raramente si arriva all’intervento chirurgico. Per prevenire ricadute è importante proteggere le ginocchia con apposite imbottiture, evitare sforzi eccessivi, cambiare spesso posizione e mantenere un peso adeguato.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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