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Caffeina e declino cognitivo, ecco lo studio che dimostra gli effetti benefici a livello mentale e fisico del caffè

Gli scienziati hanno analizzato a fondo i campioni di sangue ed urina raccolti per analizzare biomarcatori come l'infiammazione cronica

Caffeina e declino cognitivo, ecco lo studio che dimostra gli effetti benefici a livello mentale e fisico del caffè
Foto Pixabay.com

Il rischio di demenza senile cala notevolmente se si bevono almeno 2 tazze di caffè: la ricerca è avvenuta su un campione di persone piuttosto vasto

Si moltiplicano di giorno in giorno gli studi che dimostrano gli effetti benefici del caffè sulla nostra salute, sia fisica che mentale. Consumare caffè ogni giorno protegge il nostro organismo da tante insidie. Se in passato è stato dimostrato che chi beve questa buonissima bevanda è esposta a un rischio più basso di infarto e ictus e malattie del fegato, un nuovo studio pubblicato su BMJ Medicine ha dimostrato che la caffeina riduce i rischi di sviluppare diabete di tipo 2 e l’obesità. Un altro studio dell’Università di Harvard ha scoperto che nelle donne il caffè riduce anche i rischi di soffrire di problemi di mobilità e di disturbi cognitivi (come ad esempio la demenza).

Cosa si è scoperto

La studio di Harvard ha dimostrato che, a differenza del tè o del decaffeinato, il caffè normale rappresenta un fattore protettivo per il nostro organismo sia per quanto concerne le funzioni mentali che per quanto riguarda le funzioni fisiche. Lo studio in questione è stato illustrato nei dettagli durante il congresso annuale dell’American Society for Nutrition conclusosi da poco ad Orlando, in Florida. Si tratta di una ricerca condotta su 47.513 donne, tra i 30 e i 55 anni, del Nurses’ Health Study. I dati archiviati ed analizzati dai ricercatori riguardano le abitudini alimentari dei soggetti partecipanti a partire dal 1984 ad oggi.

Come è stato condotto lo studio

Gli scienziati hanno analizzato a fondo i campioni di sangue ed urina raccolti per analizzare biomarcatori come l’infiammazione cronica. Si è scoperto, dopo il follow up durato 30 anni e conclusosi nel 2016, che solo 3.700 donne soddisfacevano tutti i criteri per un invecchiamento sano. Si tratta solo dell’8% delle persone analizzate. Si è anche scoperto che le persone che invecchiavano in modo sano assumevano circa 315 mg di caffeina al giorno. In pratica si tratta di 3 tazzine standard di caffè. Si è anche scoperto che ogni tazza di caffè in più al giorno aumentava dal 2 al 5 per cento la probabilità di godere di ottima salute anche in tarda età. Chi ha consumato caffè con frequenza e costanza ha anche denotato alti livelli di mobilità e acutezza mentale, ben al di sopra della media. Gli stessi standard di salute non sono stati invece evidenziati in cloro che consumano abitualmente caffè o tè decaffeinato.

La caffeina contenuta nelle bevande

Diverso è il discorso per quanto concerne le persone che consumano con frequenza le bevande gassate. Si è scoperto infatti che ogni bicchiere giornaliero di Coca-Cola, Pepsi o altre bevande gassate, riduce del 19 per cento le possibilità di invecchiare in modo sano. Anche se si tratta di bevande che contengono caffeina, la presenza di questa sostanza nelle bibite gassate viene compensata negativamente dalla presenza di zuccheri di cattiva qualità. Secondo i ricercatori assumere fino a 2 tazze di caffè al giorno rappresenta un quantitativo adeguato per goderne di tutti i benefici a livello mentale e fisico.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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