
Come viene diagne diagnosticata la celiachia e come distinguerla dall’intolleranza
Sono decine di milioni le persone che nel mondo seguono una dieta senza glutine eliminando tanti alimenti comuni come pane e pasta. Si tratta di alimenti che contengono glutine, una proteina presente principalmente nel grano, nell’orzo e nella segale. Tante persone lo fanno non a causa di una malattia vera e propria ma perchè soffrono di intolleranza al glutine. Infatti ogni volta che mangiano cibo che lo contiene accusano nausea, gonfiore o mal di stomaco.
I sintomi
Sebbene l’intolleranza al glutine e la celiachia presentino molti sintomi simili, la prima può causare danni intestinali e malnutrizione. La celiachia è una malattia autoimmune per la quale l’organismo inizia erroneamente ad attaccare cellule e tessuti sani, infiammando l’intestino. Coloro che sono affetti da questa patologia, se mangiano cibi contenenti glutine possono danneggiare i villi intestinali, strutture dell’intestino tenue che aiutano l’organismo ad assorbire i nutrienti.
Le intolleranze
Dopo un pasto contenente glutine, chi soffre di questa patologia può accusare problemi digestivi, tra cui diarrea, gonfiore, nausea, gas e dolore addominale. Il glutine può anche causare sintomi non digestivi come annebbiamento mentale, mal di testa, dermatite erpetiforme, dolori articolari e affaticamento. Se la celiachia non è trattata tempestivamente, può portare a malnutrizione perché i villi intestinali danneggiati non riescono ad assorbire i nutrienti dagli alimenti. Può anche ridurre la densità minerale ossea ed è stata collegata a disturbi neurologici come epilessia e demenza.
La diagnosi
Per diagnosticare questa patologia che colpisce l’intestino occorre ricorrere a biopsie dell’intestino tenue utilizzando un endoscopio. Vengono eseguito anche esami del sangue mirati alla ricerca di antigeni – marcatori di una reazione al glutine – mentre la biopsia esamina eventuali danni ai villi intestinali. In alcuni casi, viene utilizzata un’endoscopia con capsula, in cui una telecamera delle dimensioni di una pillola viene ingerita, per esaminare l’intestino e individuare eventuali danni.
Nel caso di intolleranza al glutine i sintomi che il paziente manifesta sono simili a quelli della celiachia. La differenza è che, dopo aver consumato glutine, non si verifica alcuna risposta autoimmune o danno intestinale. Una volta che viene esclusa la celiachia, chi soffre di questo disturbo può acquisire la certezza di essere comunque intollerante al glutine. Per questa ragione è opportuno seguire una dieta senza glutine, sotto la supervisione di un dietista accreditato, per verificare se i sintomi migliorano. La celiachia, ovviamente, è più grave dell’intolleranza al glutine e la sensibilità può variare tra i soggetti a cui è stata diagnosticata.
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