Una panoramica completa sul certificato di malattia e sul nuovo cambiamento che modificherà le modalità di rilascio per milioni di lavoratori
Il certificato di malattia è il documento ufficiale con cui il medico di medicina generale attesta l’impossibilità di un lavoratore a svolgere le proprie mansioni per motivi di salute. Viene redatto dal professionista a cui si è iscritti e trasmesso telematicamente all’INPS, costituendo l’unica prova valida dell’assenza dal lavoro per cause cliniche. Con l’approvazione del ddl Semplificazioni il meccanismo di rilascio del certificato subirà una modifica sostanziale: ecco cosa cambierà e da quando, come riportato da FanPage.it.
Televisita e nuove regole
La modifica più significativa introdotta dal ddl Semplificazioni riguarda l’estensione del certificato di malattia anche alla valutazione effettuata da remoto. L’articolo 58 del provvedimento equipara infatti il controllo medico tramite telemedicina a quello tradizionale in presenza, aprendo alla possibilità che il medico di famiglia rilasci il certificato dopo una televisita. La Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale ha precisato che la norma non sarà operativa subito: l’effettiva attivazione dipenderà da un accordo da definire in Conferenza Stato-Regioni su proposta del Ministro della Salute. Fino all’approvazione di questo passaggio resteranno in vigore le regole attuali con obbligo di visita diretta per accertare lo stato di malattia.
Ricette ripetibili e prescrizioni fino a dodici mesi
Oltre alla telemedicina per il rilascio del certificato, il ddl introduce un’ulteriore novità pensata per semplificare il lavoro dei medici e ridurre i passaggi burocratici dei pazienti cronici. L’articolo 62 prevede infatti la possibilità di emettere ricette ripetibili valide fino a 12 mesi per le terapie destinate a patologie croniche. Anche questa disposizione non sarà immediata in quanto serviranno 90 giorni dall’entrata in vigore della legge (il 18 dicembre). Le nuove regole permetteranno inoltre di ottenere farmaci già prescritti in sede ospedaliera o al Pronto Soccorso senza dover sempre tornare dal medico curante. Il farmacista consegnerà i medicinali in quantità utile a coprire 30 giorni di terapia.
Altre informazioni utili sul funzionamento del certificato di malattia
Il certificato di malattia resta un documento soggetto a verifiche e controlli, sia in presenza sia da remoto, per prevenire dichiarazioni non veritiere e abusi. Il lavoratore è tenuto a rispettare le fasce di reperibilità previste dall’INPS e a comunicare correttamente l’indirizzo presso cui sarà disponibile per eventuali accertamenti. Il medico, dal canto suo, deve riportare in modo chiaro diagnosi, prognosi e durata stimata dell’assenza, con possibilità di modificare o prolungare il periodo di malattia qualora le condizioni cliniche lo richiedano.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.