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Il pericolo colesterolo, quando mette a rischio il nostro cuore?

Quando il colesterolo mettere a rischio il nostro cuore? Intervista esclusiva al Professor Michele Gulizia, Direttore Cardiologia Ospedale Garibaldi-Nesima di Catania

Il pericolo colesterolo, quando mette a rischio il nostro cuore?
Colesterolo e rischi per il cuore: intervista all'esperto - Foto Milano Finanza

Colesterolo e fattori di rischio, l’intervista al Professor Michele Gulizia

Il colesterolo, fattore di rischio determinante per infarto e ictus. Quando si può parlare di ipercolesterolemia, quali sono i valori fisiologici e quali gli alimenti consigliati? Lo spiega il Professor Michele Gulizia, Direttore di Cardiologia all’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania e Presidente della fondazione per il Tuo cuore, nell’intervista rilasciata per Centrometeoitaliano.it ai microfoni di Benedetta De Mattei.

Michele Gulizia

In foto il professor Michele Gulizia

Professore, il colesterolo è uno dei primi fattori di rischio per il nostro cuore, in che modo?

Il colesterolo non rappresenta solamente un fattore di rischio per il nostro cuore ma addirittura è un marcatore prognostico della patologia aterosclerotica, cardiologica e cerebrale. L’ipercolesterolemia rappresenta ormai quasi un’epidemia emergenziale a livello di paesi industrializzati perché il deposito del colesterolo all’interno delle arterie, particolarmente coronariche e cerebrali, è il primo determinante dell’ostruzione dei vasi che porta all’infarto del cuore o all’ictus cerebrale. Il colesterolo, quando è in eccesso, si deposita nelle nostre arterie o perché ne aumentiamo l’assunzione con gli alimenti o per un difetto “endogeno”, ossia del nostro corpo, perché gli enzimi deputati alla regolazione tra il colesterolo buono (HDL) e il colesterolo cattivo (LDL) non riescono più a degradare il colesterolo cattivo in eccesso che di conseguenza si accumula nel sangue e si va a depositare nelle arterie, particolarmente quelle più piccole, che possono presentare delle infiammazioni e quindi accrescere le cosiddette “placche aterosclerotiche”“.

Quali sono i limiti del colesterolo LDL?

Il soggetto normale a basso rischio, che non è affetto da patologie cardiovascolari o da altre malattie metaboliche, deve mantenere il colesterolo LDL sotto i 115 mg/dL. Il soggetto che soffre di ipercolesterolemia, anche nelle forme familiari, o che ha un’ipertensione arteriosa importante o un’insufficienza renale, anche lieve, deve invece mantenere il colesterolo LDL sotto i 100 mg/dL. Per coloro invece che sono stati affetti da un pregresso infarto, da una malattia ischemica cerebrale, da una vasculopatia o siano diabetici questo valore è ancora più basso e deve restare sotto i 70 mg/dL. Recenti studi hanno dimostrato che abbassando questo colesterolo cattivo sotto i 50 mg/dL nei soggetti a più alto rischio, la probabilità di avere un altro infarto o ictus si riduce ulteriormente“.

Quali cibi aiutano il nostro colesterolo?

Sicuramente i grassi salutari come gli omega3, contenuti nell’estratto di olio di pesce, sono grassi carichi di HDL un grasso molto positivo poiché che fa da spazzino alle arterie coronariche.
E’ inoltre importante favorire moltissimo il consumo di cereali, di ortaggi – addirittura di sette colori diversi, di frutta – anche questa di almeno cinque colori diversi – perché l’alternanza dei colori permette di arricchire di vitamine, antiossidanti e omega3 la nostra alimentazione, combattendo in tal modo i grassi alimentari in circolo“.

Quali sono gli altri principali fattori di rischio per il nostro cuore?

Sicuramente il diabete, al pari della ipercolesterolemia, decorre silente nel modo in cui rosicchia le nostre coronarie e le nostre arterie cerebrali. Il diabete mellito è una patologia che viene considerata al pari di un pregresso infarto miocardico perché coinvolge tutti i distretti arteriosi coronarici, cerebrali e vascolari.
Un altro importante fattore di rischio è rappresentato dall’ipertensione arteriosa che va tenuta possibilmente sotto i 130/85 mmHg. Questo valore è ancora più basso nei soggetti diabetici.
Altri nemici della nostra salute cardiovascolare sono poi la sedentarietà, l’obesità e il fumo di sigaretta“.

Professore ci dia qualche breve consiglio per mantenere il nostro cuore sano

Per avere un cuore sano bisogna sicuramente: limitare l’apporto calorico con la nostra dieta, assumere almeno 3/4 porzioni di frutta e 2/3 porzioni di verdura al giorno, limitare la carne a non più di due volte alla settimana (e sotto i 200g), consumare almeno 400g di pesce alla settimana, preferibilmente quello azzurro che è ricco di omega3. Per combattere e prevenire le malattie cardiovascolari è bene inoltre praticare almeno 20-30 minuti di attività fisica al giorno, o 45 minuti tre volte alla settimana“.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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