Come sfiammare il corpo con il cibo, i consigli del nutrizionista Francesco Garritano: ecco un menù antinfiammatorio

Il corpo infiammato

Come ridurre l’infiammazione mediante l’alimentazione? Un’infiammazione cronica e persistente, che può durare mesi o addirittura anni, secondo diversi studi, può rappresentare uno dei ricorrenti nemici per il benessere. Il nutrizionista Francesco Garritano, autore di due testi sull’argomento durante la sua carriera – “Disinfiammarsi mangiando” e “La dieta anti-infiammatoria” (entrambi pubblicati da Falco editore) – ha spiegato a “Lacucinaitaliana.it” che l’infiammazione è una risposta difensiva naturale con la quale il corpo reagisce a elementi esterni quali infezioni virali, batteriche oppure a danni chimici o fisici, attivando il sistema immunitario per rimuovere le cause del danno ai tessuti e alle cellule. L’infiammazione di lungo periodo, quella a bassa intensità, è invece differente. Garritano spiega che nel corso dell’infiammazione silente, si osserva un incremento di alcuni ormoni pro-infiammatori nel sangue, come insulina e cortisolo, oltre a certi lipidi che agiscono come ormoni, noti come eicosanoidi. Pertanto, l’infiammazione è un insieme di risposte intricate al danno tissutale, finalizzate a eliminare un fattore nocivo e avviare il processo di recupero. Tuttavia, talvolta queste reazioni possono degenerare, portando alla comparsa di malattie croniche non trasmissibili, all’invecchiamento e all’immunosenescenza che rappresenta il deterioramento del sistema immunitario. Per questa ragione, sempre più studi e specialisti si concentrano su questo fenomeno.

Come fare a capire che il corpo è infiammato

Il nutrizionista Garritano – come si legge su “Lacucinaitaliana.it.” – spiega che il primo passo per valutare se ci sia infiammazione nel corpo è prestare attenzione ai segnali che esso invia. Sintomi come dolore persistente, eccessiva sudorazione, difficoltà di concentrazione, dimenticanze, sonno irregolare e disturbi intestinali possono indicare un’infiammazione. L’esperto dice anche che, per verificare se il corpo presenta o meno infiammazione, è possibile effettuare diversi esami che agevolano la comprensione di una possibile infiammazione cronica di lieve entità, come la VES, il PCR, il fattore reumatoide, il fibrinogeno, la ferritina, l’omocisteina, la vitamina D, l’istamina e il rapporto tra neutrofili e linfociti nell’emocromo.

I cibi per sfiammare il corpo

Quali alimenti scegliere nei pasti o quali evitare per combattere l’infiammazione? Qual è l’antinfiammatorio naturale più efficace? Garritano risponde, partendo dai cibi che aiutano a ridurre l’infiammazione. Verdura e frutta di stagione, possibilmente a chilometro zero, sono i cibi ideali per contrastare l’infiammazione, così come alcune spezie con forti proprietà antinfiammatorie, tra cui i cereali integrali non trattati e la curcuma. Per sfiammare l’organismo tramite l’alimentazione, è necessario eliminare o almeno ridurre al minimo ciò che può avere effetti antinfiammatori, come zuccheri, dolcificanti, prodotti ultraprocessati e raffinati.

NELLA PAGINA SUCCESSIVA IL UN MENÙ ANTINFIAMMATORIO

Un menù antinfiammatorio

Eccoci a un menù antinfiammatorio suggerito dal nutrizionista Garritano. A colazione, estratto di verdura e frutta stagionale, yogurt al cocco con fiocchi d’avena e una piccola quantità di frutta secca, come le noci. Per il pranzo, grano saraceno o quinoa insieme a verdure di stagione, con un filo di olio extravergine d’oliva, 2 uova sode. A cena, insalata di patate, verdure, olive e sgombro.