Cornea, i sintomi della cheratite: ecco come riconoscerla e le possibili cause

Cornea, i sintomi della cheratite: ecco come riconoscerla e le possibili cause

Le cheratiti costituiscono un gruppo eterogeneo di condizioni infiammatorie coinvolgenti la cornea, la parte trasparente dell’occhio fondamentale per la corretta messa a fuoco della luce sulla retina. Tra le tante varianti di questa patologia, si distinguono forme infettive e non infettive. Una diagnosi tardiva e quindi un intervento non tempestivo, possono portare la patologia a causare danni permanenti, con una grave compromissione della capacità visiva e la necessità di ricorrere a un trapianto di cornea. Ecco l’argomento trattato dal dottor Luca Pagano, oculista presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.

Le diverse forme di cheratiti

La cheratite puntata è un’infiammazione dell’epitelio corneale, la parte più esterna della cornea. Può derivare da diverse cause, tra cui infezioni virali o batteriche, lesioni traumatiche o l’uso improprio di lenti a contatto. I sintomi tipici includono sensazione di corpo estraneo, lacrimazione, dolore agli occhi e, in alcuni casi, riduzione della vista. Ulcera corneale. L’ulcera corneale è una lesione più profonda della cornea, coinvolgendo lo strato più interno chiamato stroma. Questa condizione può derivare da una cheratite puntata non adeguatamente trattata, da un’infezione più aggressiva o da una lesione corneale più profonda. Le ulcere corneali sono spesso caratterizzate da sintomi più intensi, come dolore acuto, secrezioni purulente, sensibilità alla luce accentuata e visione offuscata. Le ulcere corneali possono anche portare a cicatrici corneali, con potenziali conseguenze gravi sulla visione.

Le cause della cheratite

Quando si parla di cheratiti non si può fare a meno di chiedersi quali possano essere le possibili cause che le provocano: secondo quanto riportato da “Humanitas.it”, le cheratiti possono presentarsi per molteplici cause che sostanzialmente si distinguono in due categorie: quelle infettive e quelle non infettive (oltre ad una serie di sottotipi specifici). Per quanto riguarda le cheratiti infettive, possiamo citare quelle batteriche che spesso derivano da lesioni ocualari, quelle virali che si possono trasmettere tramite il contatto con membrane mucose, saliva o lacrime infette. Poi ci sono le cheratiti fungine che risultano essere di certo meno comuni, ma possono fare la loro comparsa in persone che presentano un sistema immunitario compromesso dopo traumi con vegetali. Infine, soffermandosi sulle cheratiti infettive, vi sono quelle da Acanthamoeba, causate da un protozoo che si trova nell’ambiente, spesso legata a contatti con acqua contaminata.

Cheratiti non infettive

Nel paragrafo precedente ci siamo soffermati sulle cheratiti infettive, ora, invece, concentriamoci su quelle non infettive. A tal proposito – come si legge su “Humanitas.it” – possiamo citare quelle neurotrofiche, caratterizzate da un danno ai nervi corneali. Poi ci sono quelle dovute ad agenti chimici: in tal caso possono essere provocate dall’esposizione a sostanze irritanti come prodotti chimici industriali, solventi o liquidi corrosivi. Infine, le cheratiti non infettive possono essere causate da agenti fisici, ossia da corpi estranei che penetrano nella cornea come ad esempio particelle di metallo schegge di vetro.

I sintomi della cheratite

Passiamo all’argomento che maggiormente interessa, ovvero qual è la sintomatologia, quindi i sintomi della cheratite:

• sensazione di corpo estraneo;
• lacrimazione;
• secrezioni purulente o muscose;
• dolore e bruciore agli occhi;
• intolleranza alla luce, specie di notte, nota come fotofobia;
• vista offuscata;
• prurito;
• occhi rossi.