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Coronavirus, arrivata la firma dell’ordinanza: nuova zona rossa a Cassano allo Ionio fino al 15 febbraio, tutti i dettagli

Gianni Papasso, Sindaco di Cassano allo Ionio, ha varato il lockdown cittadino di quasi un mese: ecco perché e cosa sarà permesso fare

Coronavirus, arrivata la firma dell’ordinanza: nuova zona rossa a Cassano allo Ionio fino al 15 febbraio, tutti i dettagli
Foto Ansa

Coronavirus, arrivata la firma dell’ordinanza: nuova zona rossa a Cassano allo Ionio fino al 15 febbraio, tutti i dettagli

Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e sia i Presidenti Regionali che i Sindaci delle varie località stanno varando (ormai da tempo) ordinanze restrittive per contrastare la diffusione del contagio. Nonostante negli ultimi giorni la curva epidemiologica sia in calo nel nostro Paese, infatti, ci sono alcuni territori in cui continuano a nascere focolai che impediscono (o limitano fortemente) la ripartenza dei vari settori lavorativi e non. É il caso di Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza, in cui il Sindaco Gianni Papasso ha firmato il provvedimento che dichiara la località calabra zona rossa fino al 15 febbraio. A riportarlo è Lametino.it. Nonostante la Calabria si trovi in zona arancione, dunque, l’aumento dei contagi a Cassano allo Ionio ha indotto il Primo Cittadino a varare il lockdown: dunque si potrà uscire di casa solo per motivi di lavoro, salute o necessità/urgenze. Scuole chiuse (di ogni ordine e grado) e sospese anche le attività di culto religioso.

Il comunicato del Sindaco di Cassano allo Ionio

Alla luce del fatto che l’andamento epidemiologico comunale è in costante e rapido aumento – recita il comunicato ufficiale del Sindaco Gianni Papasso – e appare necessario mantenere elevato il livello di precauzione, di contenimento dei contagi e mitigazione della curva epidemica. A seguito di accertamento con tamponi antigenici e molecolari è stato individuato e comunicato al Comune un numero elevato di casi di cittadini positivi al Covid 19. Sono in corso tutte le operazioni di monitoraggio dei soggetti che hanno avuto contatti con coloro che sono risultati positivi”. “Il contesto descritto – prosegue la nota – impone l’assunzione immediata di ogni misura di contenimento e gestione adeguata a fronteggiare possibili situazioni di pregiudizio per la collettività, anche attraverso l’inasprimento delle misure già adottate a livello nazionale e regionale”. L’APPELLO DEL PROFESSOR RICCIARDI: SERVE UN LOCKDOWN DI UN MESE COME L’ANNO SCORSO”

Ecco le regioni che rischiano di diventare zona “rosso scuro”: tutti i dettagli

Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e il Governo, in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico e l’Istituto Superiore di Sanità, è costantemente al lavoro per contrastare la situazione di pandemia e riportare il Paese, il più velocemente possibile, ad un qualcosa che si avvicina alla normalità. Negli ultimi giorni il numero dei positivi è calato, grazie alle misure restrittive imposte dall’esecutivo e al senso di responsabilità dei cittadini; tuttavia esistono alcuni territori in cui, invece, il COVID-19 continua a correre veloce e la situazione non accenna a migliorare particolarmente. Ragion per la quale le autorità competenti, come riportato da FanPage.it, starebbe pensando di inserire alcune Regioni in zona “rosso scuro” (più di 500 contagi su 100 mila abitanti).

Le regioni che potrebbero andare in zona “rosso scuro”

Sotto “la lente” dell’Unione Europea ci sono le regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Provincia Autonoma di Bolzano: queste zone finirebbero in una fascia di rischio più alta perché presentavano un numero cumulativo di casi superiore a 500 ogni 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni. Nel dettaglio, il Friuli-Venezia Giulia presentava un tasso di 768 casi ogni 100 mila abitanti, la Provincia Autonoma di Bolzano 696, il Veneto 656 e l’Emilia-Romagna 528. Si attende dunque una decisione in merito entro il 29 gennaio, giorno in cui verranno esaminati i nuovi dati dal Ministero della Salute: si pensa all’obbligo di tampone e quarantena per chi rientra in questi territori da viaggi nell’Unione Europea.

Coronavirus, il bollettino di lunedì 25 gennaio 2021

Nelle ultime 24 ore sono stati 8.562 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 11.629. Diminuiscono i tamponi effettuati: 143.116, contro i 216.211 di ieri. Nel conteggio, da qualche giorno, rientrano anche i test antigenici rapidi. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi è al 5,98% (ieri 5,38%), ma il dato è influenzato dal conteggio dei test antigienici rapidi che si sommano a quelli molecolari. Sono 420 i morti, 21 i pazienti in più in terapia intensiva. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 25 gennaio.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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