Coronavirus, slitta l’inizio delle scuole al Sud Italia: ecco dove e perché
Da pochi giorni gli studenti di tutta Italia (o almeno la maggior parte) sono tornati a scuola per le lezioni in presenza, una boccata d’ossigeno sia per i ragazzi che per i genitori dopo un anno e mezzo di didattica a distanza. In alcune località però, a causa di un nuovo aumento dei contagi da coronavirus, l’inizio dell’anno scolastico è slittato di qualche giorno. É il caso di Varapodio, località in provincia di Reggio Calabria nella quale il “via” alla stagione 2021/22 è stato spostato dal 20 al 27 settembre per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Ad annunciare il provvedimento sui social è stato il Vicesindaco Giuseppe Corso, in sostituzione del Primo Cittadino Orlando Fazzolari (positivo al Covid e in isolamento). LE ULTIME GRANDI NOVITÁ SUL GREEN PASS
L’annuncio
“Il rinvio dell’anno scolastico in presenza – riporta la nota firmata da Corso – è da considerare unicamente come misura cautelativa dato l’aumento giornaliero della curva pandemica onde poter monitorare e definire in maniera più completa possibile la mappatura dei contagi”. A Varapodio infatti, paesino di nemmeno 3000 abitanti, nelle ultime ore si sono registrati 21 casi di Covid e ciò ha indotto le autorità a rinviare l’inizio delle scuole per evitare di peggiorare le cose e concedere al virus la possibilità di replicarsi in uno dei luoghi di maggior concentrazione della località.
Quando inizieranno le lezioni
“Chiudere la scuola – prosege la nota dell’amministrazione comunale – non è mai una scelta facile, però abbiamo optato per questa decisione per limitare al massimo gli spostamenti all’interno del nostro territorio. Speriamo che questa decisione aiuti il paese a superare al più presto questo difficile momento. La scuola rimarrà chiusa per una settimana ancora, nella speranza di contenere al massimo la diffusione dei contagi”.
Coronavirus, il bollettino di lunedì 20 settembre 2021 in Italia
Nelle ultime 24 ore sono stati 2.407 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 3.838. I tamponi sono 122.441, contro i 263.57 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 2% (ieri era all’1,4%). Sono 44 i morti, 7 i posti letto in meno occupati in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 20 settembre.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.