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Coronavirus cinese, dalla Thailandia in arrivo una cura: tutti i dettagli

Un gruppo di medici thailandesi ha trovato una possibile cura per il coronavirus: tutti i dettagli sul mix di farmaci

Coronavirus cinese, dalla Thailandia in arrivo una cura: tutti i dettagli

Coronavirus cinese, dalla Thailandia in arrivo una cura

Buone notizie nella lotta al coronavirus cinese: il Ministero della Salute della Thailandia ha annunciato di aver trovato una possibile cura contro l’epidemia che sta causando centinaia di morti in tutto il mondo. Un mix di farmaci infatti, come riportato da Corriere.it, ha migliorato nettamente le condizioni di una 71enne cinese che presentava gravi sintomi da coronavirus.

I dettagli sulla cura

La signora in questione, proveniente da Wuhan e in queste ore ricoverata in Thailandia, aveva contratto il corona virus nella sua città natale sviluppando nel corso del tempo dei sintomi preoccupanti. Un gruppo di medici thailandesi, capitanato dal dottor Kriengsak Attipornwanich, ha sperimentato sulla donna un mix composto da un farmaco contro l’influenza (oseltamivir) e due contro il virus Hiv (lopinavir e ritonavir). Nel giro di 48 ore le condizioni della paziente sono migliorate nettamente, al punto da lasciar pensare che questo insieme di farmaci possa davvero funzionare. Nuovi studi sono in corso per scoprire se questa combo può funzionare al 100%, ma è già un buon traguardo dopo l’isolamento del virus all’ospedale “Spallanzani” di Roma.

Virus isolato allo “Spallanzani” di Roma

Qualche ora fa infatti, riportano tutti i media italiani, i medici dell’ospedale “Spallanzani” di Roma sono riusciti a isolare il coronavirus in modo da poter lavorare su una cura definitiva. I due pazienti affetti da coronavirus e ricoverati allo “Spallanzani” sono al momento in condizioni stabili (polmonite virale con interessamento alveolo interstiziale bilaterale) e proprio “grazie a loro” è stato possibile prelevare il virus e isolarlo. Senza contare gli studi sui vaccini che si stanno compiendo in altri stati del mondo.

Quanti morti e casi ufficiali di coronavirus? Ecco la mappa della Johns Hopkins University

Come tenere sotto controllo in tempo reale il coronavirus nel mondo? I ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimore (Maryland, USA) hanno ideato una mappa speciale che mostra il numero di morti ufficiali e casi accertati di coronavirus in tutto il mondo. Al momento si tratta di circa 360 morti e quasi 17.500 contagiati. I dati sono attendibili al 100% in quanto forniti dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal CDC cinese. Il sistema è davvero notevole e preciso, con riquadri intuitivi e precisi che mostrano dove, quando e con che frequenza il coronavirus si è diffuso in un determinato stato, un lavoro davvero certosino. L’obiettivo degli scienziati americani era dunque fornire al pubblico uno strumento ufficiale, consultabile sia via smartphone che pc, in grado di dire davvero le cose come stanno (senza fake news).

I sintomi più comuni del coronavirus

Febbre, tosse e difficoltà respiratorie sono i sintomi più comuni del coronavirus. In alcuni casi più gravi l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e anche la morte. I coronavirus umani comuni di solito possano essere causa scatenante di malattie del tratto respiratorio superiore come il raffreddore, con sintomi come naso che cola, sensazione diffusa di malessere, tosse, mal di testa. In altri casi si possono avere polmonite o bronchite, nei soggetti con un sistema immunitario indebolito, come neonati e anziani, come riporta Sky.

Coronavirus, si può parlare di pandemia. Ma il panico è sbagliato

Il coronavirus, come dichiarato dalla virologa e ricercatrice Ilaria CapuaCorriere.it, ha tuttavia una letalità non altissima: può colpire chiunque ma la percentuale di mortalità è decisamente bassa. Il panico e la psicosi, quindi, sono atteggiamenti addirittura controproducenti: l’Italia è attrezzata per affrontare l’esigenza.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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