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Coronavirus, nuova regione in zona arancione: ecco qual è e da quando

Una regione del Nord Italia entra in zona arancione tra qualche giorno a causa di un aumento di casi di coronavirus

Coronavirus, nuova regione in zona arancione: ecco qual è e da quando
Foto ANSA / Matteo Corner

Nuova regione italiana in zona arancione per aumento di casi coronavirus: tutti i dettagli e da quando partirà il provvedimento

La variante Omicron del coronavirus si sta diffondendo in tutta Italia ed è diventata la forma dominante del Covid-19 nel nostro Paese che non è più “zona bianca”: i dati sul contagio sono impennati praticamente in tutte le regioni, tra alti e bassi, e diversi territori sono finiti in zona gialla e addirittura arancione. In quest’ultimo gruppo, come riportato da SkyTg24, è finito un territorio che da diversi mesi è alle prese con alti e bassi sui positivi.

La regione in zona arancione

La regione in questione è la Valle d’Aosta che passerà dalla zona gialla a quella arancione a partire da lunedì 17 gennaio 2022: stando ai dati sulle ospedalizzazioni rilasciati da Agenas, infatti, il territorio valdostano supera tutti gli indicatori critici riguardo i ricoveri in terapia intensiva e in area medica, il che ha indotto il Ministero della Salute a prendere questo provvedimento. Le terapie intensive regionali sono occupate al 21%, le aree mediche al 54% e l’incidenza, relativa al periodo che va dal 10 al 13 gennaio, è arrivata a 1867,21 casi ogni 100mila abitanti.

Il bollettino in Italia di venerdì 14 gennaio 2022

Nelle ultime 24 ore sono stati 186.253 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 184.615. Diminuiscono i tamponi effettuati: 1.132.309, contro i 1.181.179 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 16,4% (ieri era 15,6%). Sono 360 i morti (compreso qualche riconteggio): è il numero più alto in questa quarta ondata. Sono invece 11 i posti letto occupati in più in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 14 gennaio.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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