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Coronavirus, scoperto il legame con la stanchezza cronica. Lo studio

Un nuovo studio ha di fatto certificato il legame tra infezione da Covid-19, anche lieve, e sindrome da stanchezza cronica

Coronavirus, scoperto il legame con la stanchezza cronica. Lo studio
Coronavirus, scoperto il legame con la stanchezza cronica. Lo studio - Foto Pixabay

Il legame tra Covid-19 e stanchezza cronica

Il Covid-19 è senza dubbio debilitante per la salute di chi lo contrae: in tanti lamentano una forma di stanchezza inusuale sia durante che, soprattutto, molto tempo dopo l’infezione. Si tratta di un disturbo documentato da tempo, anche se il legame tra questo disturbo e il virus non era stato ancora scoperto. Lo ha fatto di recente un gruppo di ricercatori della Charité – Universitätsmedizin Berlin, e del Max Delbrück Center for Molecular Medicine (MDC), Germania.

Stanchezza cronica possibile anche dopo una forma lieve di Covid

I ricercatori hanno dimostrato che, anche dopo una lieve forma di Covid-19, un sottogruppo di pazienti può sviluppare sintomi che soddisfano i criteri per la diagnosi della ME-CFS, ovvero la sindrome da fatica cronica: i risultati dello studio sono stati pubblicati su Nature Communications. La professoressa Carmen Scheibenbogen, direttrice ad interim dell’Istituto di immunologia medica della Charité nel Campus Virchow-Klinikum, ha raccolto tante richieste di aiuto da pazienti che accusavano fatica cronica dopo il Covid-19, accumulando così prove di un nesso casuale tra le due cose.

Le condizioni dei pazienti

Gli esperti del team del Charité, come riporta Ilfattoquotidiano.it, hanno esaminato 42 persone che si sono presentate al Centro con affaticamento persistente e grave sei mesi dopo l’infezione da Coronavirus. La maggior parte di queste persone non era in grado di eseguire lavori leggeri per più di due o quattro ore al giorno; alcuni addirittura non erano in grado di lavorare e lottavano per prendersi cura di se stessi. Solo tre dei 42 pazienti esaminati avevano avuto bisogno di cure ospedaliere durante la loro infezione da Covid-19, ma nessuno di questi aveva avuto bisogno di ossigeno.

Così è stato certificato il legame

Per avere un confronto, i ricercatori hanno esaminato 19 individui di pari età e sesso che avevano sviluppato la sindrome da fatica cronica dopo un’infezione non correlata al Covid-19. In questo modo si sono potuti prendere i considerazione dei criteri precisi e stabilire un legame tra l’infezione da Sars-Cov-2 e sindrome da fatica cronica, che ora è di fatto certificata. La speranza è che questa scoperta possa aiutare gli esperti a sviluppare trattamenti specifici per la sindrome in questione.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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