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Coronavirus, nuovo sintomo della malattia: un contagiato su tre perde i capelli

Il coronavirus può provocare la perdita di capelli, l'annuncio del Professor Alfredo Rossi: cosa può succedere se si contrare il virus

Coronavirus, nuovo sintomo della malattia: un contagiato su tre perde i capelli
Foto HairAid.it

Il Prof. Alfredo Rossi, docente di dermatologia in un’università di Roma, ha spiegato il legame tra il Covid e la perdita di capelli

Il coronavirus continua ad affliggere il mondo intero e, nonostante l’arrivo dei vaccini, è ben lontano dallo sparire dalla circolazione. La mutazione Omicron e le sue sottovarianti sono senz’altro meno letali e pericolose del ceppo classico del virus o delle precedenti varianti Alpha e Delta, tuttavia il numero dei contagiati quotidiani resta sempre alto così come quello delle persone che accusano problemi “post malattia”. E a proposito di ciò, da una ricerca è emerso che un contagiato su tre presenta perdita di capelli post Covid. Ad annunciarlo al Congresso della Società italiana di Medicina Estetica (Sime) è stato il Professor Alfredo Rossi, docente di dermatologia alll’Università di Roma “La Sapienza”. Ecco di cosa si tratta.

La perdita di capelli post Covid

L’infezione da Covid – ha detto il Prof. Rossi – può provocare un massivo rilascio di citochine proinfiammatorie, che provoca non solo una cospicua caduta di capelli, ma anche un’infiammazione che, in alcuni casi, può portare a una fibrosi del cuoio capelluto. A questo va sommato, come importante causa di perdita di capelli, lo stress causato dal cambiamento delle abitudini di vita, la paura di ammalarsi, l’isolamento, magari anche la perdita del lavoro e la crisi economica, la malattia o la perdita di persone care che hanno caratterizzato la vita di molte persone in questi anni di pandemia“. Il tutto a distanza di due-tre mesi dall’infezione fino ad arrivare a un massimo di sei, tempi che si riducono ulteriormente se si soffre di alopecia.

Come affrontare il problema

Il Professor Rossi, per individuare i rimedi più utili, suggerisce una visita specialistica tricologica con esame tricoscopico, che consenta un’accurata valutazione dello stato di salute del cuoio capelluto e dei capelli, per poi capire se e con quali misure terapeutiche intervenire. Eliminare il problema alla radice, ovvero far sparire sia il Covid che ogni stress, è purtroppo impossibile ma in ottica prevenzione si devono continuare a seguire i consigli delle autorità sanitarie: mascherine in luoghi affollati, lavare o disinfettare le mani se si toccano cose non proprie e ed evitare contatti diretti con gli altri.

Coronavirus, il bollettino in Italia di domenica 15 maggio 2022

Nelle ultime 24 ore sono stati 27.162 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, mentre ieri erano stati 36.042. Diminuiscono i tamponi effettuati: 194.577, contro i 263.747 di ieri. La percentuale di positivi considerando il totale dei tamponi – quindi molecolari più antigenici rapidi – è al 14% (ieri era 13,7%). Sono 62 i morti (compreso qualche riconteggio), 7 i posti letto occupati in più in terapia intensiva rispetto a ieri. È questo il quadro che emerge dal bollettino del Ministero della Salute del 15 maggio.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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