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Cortisolo alto, il professor Andrea Lania rivela i sintomi e spiega come tenerlo a bada

Cortisolo alto, i sintomi da non sottovalutare e le strategie più efficaci per riportarlo ai livelli normali

Cortisolo alto, il professor Andrea Lania rivela i sintomi e spiega come tenerlo a bada

Il cortisolo è essenziale per l’organismo, ma livelli elevati nel tempo possono danneggiare la salute

Il cortisolo è un ormone secreto dalle ghiandole surrenali, fondamentale per regolare il metabolismo, la pressione, la glicemia e la risposta allo stress. Tuttavia, se presente in concentrazioni troppo elevate per lunghi periodi, può provocare diversi disturbi fisici e psicologici. Le sue oscillazioni quotidiane sono normali, ma l’iperproduzione cronica, spesso causata da stress duraturo o patologie, rappresenta un rischio concreto per l’equilibrio dell’organismo. Il Professor Andrea Lania, Responsabile di Endocrinologia e Diabetologia presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano, ha spiegato ad Humanitas.it i sintomi di questa patologia.

I principali sintomi fisici

Quando il cortisolo è cronicamente alto il corpo manifesta segnali ben precisi. Tra i più frequenti vi sono l’aumento di peso, in particolare nella zona addominale, l’insorgenza di acne, arrossamenti sul viso e una maggiore fragilità della pelle. Possono comparire anche pressione alta, osteoporosi, cefalee ricorrenti e una stanchezza persistente difficile da spiegare. In alcuni casi, si osservano anche manifestazioni ormonali come l’irsutismo nelle donne. Livelli eccessivi di cortisolo possono inoltre interferire con il sonno, causando difficoltà ad addormentarsi o risvegli notturni frequenti.

I segnali cognitivi ed emotivi

Non sono solo i sintomi fisici a indicare un eccesso di cortisolo: anche mente ed emozioni ne risentono. Una concentrazione troppo alta di questo ormone può ridurre la capacità di concentrazione, aumentare l’irritabilità e provocare sbalzi d’umore. Le difese immunitarie tendono ad abbassarsi, rendendo l’organismo più vulnerabile a infezioni e malattie. Inoltre, il rischio di sviluppare patologie croniche, come il diabete di tipo 2 e alcune malattie cardiovascolari, aumenta significativamente. La memoria può risultare compromessa e il benessere mentale generale peggiorare, con un peggioramento della qualità della vita.

Cause scatenanti e strategie per riportarlo a livelli normali

Tra le cause più comuni dell’aumento del cortisolo troviamo lo stress cronico, l’uso prolungato di corticosteroidi, alcuni tumori e la sindrome di Cushing. In assenza di patologie specifiche, è possibile intervenire sullo stile di vita per ridurre naturalmente i livelli dell’ormone. Dormire bene, evitare caffeina e schermi prima di coricarsi, seguire una dieta equilibrata ricca di fibre, frutta e verdura, limitare zuccheri e grassi saturi, e svolgere attività fisica regolare sono tutte pratiche efficaci. Tecniche di rilassamento, come la mindfulness, la respirazione profonda o semplici attività creative, possono favorire il benessere mentale e contribuire a normalizzare i livelli di cortisolo.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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