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Così combatti il carb-craving: ecco come eliminare la voglia di carboidrati

Il bisogno di assumere carboidrati può diventare una vera e propria dipendenza che prende il nome di carb-craving

Così combatti il carb-craving: ecco come eliminare la voglia di carboidrati
Così combatti il carb-craving: ecco come eliminare la voglia di carboidrati. Fonte foto: glamour.it

Che cos’è il carb-craving?

Quando si inizia a pensare ad una pizza appena sfornata o ad un bel piatto di pasta, a molti viene il cosiddetto “languore di stomaco”. In realtà, però, c’è anche chi passa dal pensiero ai fatti e prova a procurarsi immediatamente ciò che aveva immaginato. In questi casi – secondo quanto riportato da “Glamour.it” – si parla di carb craving, vale a dire il bisogno impellente di assumere carboidrati. Si tratta di una vera e propria minaccia per la vostra linea, ma soprattutto può finire per diventare un disturbo psicologico che causa dipendenza.

La voglia di carboidrati può diventare una dipendenza

Esistono delle dipendenze ben note come ad esempio quelle dalla droga, dal fumo o dall’alcool. Altre, invece, anche se a prima vista sembrano quasi innocue, in realtà possono essere allo stesso modo dannose. Tra queste – secondo quanto si legge su “Glamour.it” – c’è sicuramente il carb craving: due parole che in italiano potremmo tradurre come “dipendenza da carboidrati”. Questi ultimi, infatti, sono ricchi di zuccheri e vanno a stimolare la produzione nel cervello di neurotrasmettitori “del piacere”, come ad esempio la famosa serotonina, alla quale si deve il miglioramento dell’umore. Nel momento in cui aumenta la glicemia nel sangue, però, il pancreas inizia a produrre insulina e di conseguenza la voglia di zuccheri ritorna: alla fine, dunque, si entra in una vero e proprio circolo vizioso dal quale è complicato uscire.

Come si resiste alla voglia di carboidrati?

A questo punto viene da porsi una domanda: ma è possibile resistere alla voglia di carboidrati? Secondo quanto si legge su “Glamour.it”, la risposta è assolutamente sì e lo si può fare ricorrendo ad alcuni semplice stratagemmi. Ad esempio, è consigliabile non saltare i pasti per non ritrovarsi poi in una situazione di deficit calorico. Altro suggerimento che è bene seguire è quello di non raddoppiare la quantità di zuccheri ingeriti: in un pasto normale, infatti, se c’è il dolce non deve esserci la frutta e viceversa. Quest’ultima, inoltre, non dovrebbe essere matura perché quando lo è, è più zuccherina.

Quali sono le alternative ai carboidrati?

Esistono anche altri alimenti capaci di produrre endorfine che migliorano l’umore: tra questi ci sono le mandorle, le noci e i semi oleosi che sono ricchi di triptofano. Si tratta di alimenti assolutamente indicati per rinunciare agli zuccheri, pur mantenendo il buon umore. Va sottolineato, inoltre, come non tutti i carboidrati vadano a nuocere la salute: ad esempio vi sono quelli contenuti in alcuni cereali come ad esempio il segale, l’avena o il farro che se da un lato fanno aumentare il livello di zuccheri nel sangue, dall’altro lo fanno in maniera graduale. Secondo quanto riportato da “glamour.it”, se si vanno ad abbinare con verdure e legumi – vale a dire con alimenti ricchi di fibre, capaci di abbassare l’indice glicemico – allora il picco glicemico si evita e si produce un livello di serotonina tale da non farci consumare altri carboidrati.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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